Peter Sauber si ricompra il team dalla BMW. Alla FIA l’ultima parola
sabato 28 novembre 2009 · Dal paddock
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Probabilmente c’è acceso un sigaro, come fa sempre quando festeggia. Peter Sauber venerdì ha salvato il suo ex team nel modo più logico: se l’è ricomprato, attraverso un’operazione finanziariamente complessa perché piuttosto che svendere la squadra come ha fatto la Honda con Brawn nel 2008, la Bmw voleva moneta sonante.
Sauber allora prima si è messo in contattato con Russell King di Qadbak che però ha tutti i capitali bloccati per frode; poi ha scovato una cordata di imprenditori americani graditi a Bernie Ecclestone. E ha chiuso l’affare:
Mi sento sollevato per aver trovato questa soluzione. Significa che si potrà mantenere la sede di Hinwil e sarà conservata la maggior parte dei posti di lavoro.
La maggior parte, appunto, perché la forza lavoro si riduce comunque da 388 unità a 250. E non sono esclusi altri licenziamenti “nell’immediato futuro”. È un taglio di personale in linea con quelli che tutte le squadre hanno avviato nel 2009 per riportare la Formula 1 alle dimensioni degli anni Novanta. Tant’è che Sauber precisa:
La Formula 1 si sta trasformando. Il beneficio di queste nuove condizioni lo percepiranno soprattutto i team privati. Il nostro staff è altamente motivato e competente, io porterò avanti con loro questa nuova sfida.
Del resto, anche per Bmw è questa la migliore soluzione di congedo. Fa sapere il consiglio di amministrazione:
Il requisito più importante era garantire un futuro di successo alla squadra. I nostri rapporti con Peter Sauber sono stati sempre eccellenti e fondati sul rispetto reciproco.
Adesso l’ultima parola spetta alla Federazione: Sauber non avvia i pagamenti finché non ha la certezza di partecipare al campionato 2010. E il posto fa sempre gola ai serbi del team Stefan.