Ross Brawn salva l’ex Honda: sarà Brawn GP con Button e Barrichello

venerdì 6 marzo 2009 · Dal paddock
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Ci aveva fatto un pensierino Carlos Slim, il secondo uomo più ricco del mondo, che da solo realizza il 5% del prodotto interno lordo del Messico. Si è fatto avanti Richard Branson della Virgin, ci ha provato anche Bernie Ecclestone. Ma per salvare l’ex Honda c’è voluto l’impegno in prima linea di Ross Brawn.

Direttore Tecnico fino a dicembre, adesso Team Principal con effetto immediato, Brawn firma il primo comunicato stampa della sua Brawn GP: “Sono stati mesi estremamente difficili. Questo annuncio è la piacevole conclusione dell’impegno profuso per assicurare un futuro alla squadra”.

Un iter lungo e complesso che si finalizza mentre a Ginevra la FOTA detta le linee guida per il 2009 e per il futuro. Mancava Brawn, bloccato in Inghilterra a formalizzare gli ultimi dettagli della cessione.

A rappresentare la squadra c’era Nick Fry, che però adesso è un nodo da sciogliere nell’organico: troppo autoritario per fare il subalterno di Brawn e comunque troppo legato a Honda che a Melbourne diventa un ricordo.

La casa di Tokyo gira per un anno i capitali a Ross Brawn, ma si chiama definitivamente fuori: il motore sarà Mercedes, lo stesso già in dotazione su McLaren e Force India. Per gentile concessione della FOTA, visto che il regolamento fissa un massimo di due squadre per ciascun fornitore; una questione che comunque riguarda solo il 2009, perché poi nel 2010 l’alternativa sarà il marchio Cosworth con le unità standard già approvate dalla FIA.

Brawn non ci ha messo molto nemmeno a scegliersi i piloti, che restano Jenson Button e Rubens Barrichello. Una tegola per Bruno Senna che a novembre aveva provato già a Barcellona quando c’era ancora l’Honda, sulla pista che lunedì vede il battesimo dell’ultima nata dello schieramento.

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