Pirelli, le idee per il futuro: cerchi da 18 pollici e microchip sulle gomme
domenica 3 aprile 2011 · Esclusive
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Chiarito l’aspetto che riguarda l’eccesso di usura denunciato dai piloti, c’è un altro tema d’interesse che tocca la direzione di sviluppo che Pirelli vorrà imprimere nel corso del triennio – prorogabile – di monofornitura in Formula 1. E sono due le idee in corso di valutazione: ruote con cerchi a diametro maggiore e microchip sui pneumatici.
Pirelli prima di vincere l’appalto per il 2011 già aveva provato a contrattare con la FIA l’adozione dei cerchi da 18 pollici in sostituzione di quelli da 13. Poi le squadre posero il veto perché data la tempistica l’impatto sui costi di progettazione rischiava di essere devastante.
La proposta comunque è congelata. Paul Hembery, direttore di Pirelli Motorsport, a F1WEB spiega: “Noi vedremo di andare nella direzione che le squadre e gli organizzatori vogliono, perché è il motivo per cui siamo in Formula 1. C’è senza dubbio una discussione sul fatto che le gomme da 18 pollici abbiano maggiore rilevanza per il mercato attuale rispetto a quelle da 13, ma dobbiamo vedere cosa viene fuori dal working group” cioè dall’organismo della FIA che propone e valuta le modifiche ai regolamenti.
Più concreta invece la possibilità d’introduzione dei microchip sui pneumatici: “Siamo un’azienda innovativa e valutiamo costantemente tutti i tipi di tecnologie. Anche perché un altro motivo per cui siamo in Formula 1 – ribadisce Hembery – è superare i limiti. I microchip sono sicuramente una possibilità per il futuro”.
Il principio è quello di risalire in tempo reale alle informazioni sul ciclo vitale della gomma: “I microchip danno la capacità di processare informazioni complesse piuttosto che immagazzinare semplicemente i dati principali come succede con i codici a barre attuali”.
Pirelli ci aveva pensato già per questa stagione: “Però – ammette Hembery – ci rendiamo anche conto che in Formula 1 siamo nuovi, quindi al momento la priorità è mettere le basi prima di spostarci su metodi avanzati per la memorizzazione dei dati”.