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Ferrari, cambiano i cervelli: fuori Chris Dyer, al muretto arriva Pat Fry

mercoledì 5 gennaio 2011 · Mercato
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Voleva andarsene lui, Stefano Domenicali. Su Repubblica rivela: “Dopo Abu Dhabi mi sono personalmente posto il problema. Mi sono chiesto se era giusto o no che rimanessi”. Invece esce Chris Dyer che nel 2009 aveva ereditato al muretto lo sgabello di Luca Baldisserri e che per il suicidio tattico di Yas Island adesso va verso “una posizione che verrà ridefinita nei prossimi giorni”.

Sono “nuovi arrivi e modifiche organizzative”. Il sito della Ferrari li annuncia nella tarda serata di martedì: “Aggiustamenti – scrive il Cavallino – mirati a rendere più efficace il lavoro della squadra, in pista e in fabbrica”.

Dyer ad Abu Dhabi a fine corsa scrisse su Twitter: “Mi spiace, tifosi. La tattica l’abbiamo decisa io e Andrea (Stella, l’ingegnere di Alonso, ndr), la squadra non ha colpe”. Poi l’account era scomparso due ore dopo. E la Ferrari aveva sostenuto che si trattasse di un falso.

Il nuovo responsabile dell’ingegneria di pista è Pat Fry: ex McLaren, alla Ferrari da luglio, già vice direttore tecnico delegato alla supervisione della simulazione. Adesso le tattiche le penserà lui. Ma non sarà del tutto autonomo perché a Maranello, direttamente dalla Red Bull campione del mondo, arriva Neil Martin che assume il ruolo di responsabile del nuovo reparto Sviluppo Strategie Operazioni.

Domenicali ribadisce: “Le strategie saranno importanti” perché “non sarà più così automatico che chi parte in pole abbia la strada spianata per la vittoria”.

Insomma si vince con gli uomini giusti: “Ma nella Formula 1 di oggi – aggiunge – non ci sono più figure tecniche di riferimento. Di one man show ne è rimasto uno solo, Adrian Newey”.

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