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GP del Brasile: Red Bull, doppietta e Titolo. Ma Alonso resta davanti
domenica 7 novembre 2010 · Gran Premi
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È l’esame di riparazione dopo lo shock della Corea. E Red Bull lo supera a pieni voti: quarta doppietta dell’anno e primo Mondiale Costruttori. L’altra coppa invece si assegna fra sette giorni negli Emirati Arabi: se la contendono in quattro perché Button è definitivamente tagliato fuori. A Hamilton – e lo dice lui stesso – “serve un miracolo” per recuperare 24 punti ad Alonso che resta davanti. In mezzo ci sono loro: quelli della Red Bull.
Senza l’acqua delle qualifiche sarebbe gara a senso unico. Quel minimo di suspense ce lo mette Nico Hulkenberg perché con la pole poteva essere l’arbitro della giornata e magari anche del Mondiale.
Invece Vettel se lo mangia nei primi 400 metri. Webber alla staccata successiva. Alonso ci mette 4 giri per passare, però fa un’azione da videoteca.
Poi Fernando spreme tutto quello che c’è da spremere: “Ma il tempo che ho perso al via con Hamilton e Hulkenberg – racconta – non l’ho più recuperato. Erano 10 o 12 secondi in tutto, certe volte riuscivo ad essere più veloce, ma era questione di decimi. La chance l’ho avuta con la safety car, ma c’erano troppi doppiati davanti”.
Si piange addosso la Ferrari, però in testa al campionato c’è sempre Alonso: i punti di vantaggio su Webber da 11 scendono a 8. Poteva essercene uno soltanto se Chris Horner a Interlagos avesse giocato con l’ordine d’arrivo: “Poteva essercene uno soltanto – ribatte lui – anche se la Ferrari avesse rispettato le regole in Germania”.