Più sicurezza e più chiarezza: riapre la pit-lane in regime di safety car
mercoledì 28 gennaio 2009 · Regolamenti
tempo di lettura: 2 minuti
Ci sono voluti due anni, ma alla fine la modifica è arrivata: si può di nuovo rifornire in regime di safety car perché la pit-lane resta aperta, ma il tempo per l’ingresso ai box è tenuto sotto controllo. Charlie Whiting ammette: “La vecchia regola creava disagio ai team” e soprattutto, al momento della riapertura della pit-lane “provocava pericolosi ingorghi”.
Ora è la centralina elettronica ad assegnare i tempi di percorrenza nei tratti soggetti a regime di bandiere gialle. E con un occhio al display sul volante, i piloti devono solo rispettarli.
A Barcellona, dove Heidfeld si beccò lo stop-and-go per rifornimento non autorizzato, Stefano Domenicali presentò il problema alla commissione dei team: “Heidfeld è stato sfortunato da un certo punto di vista, per l’uscita della safety car, perchè è stato costretto a fermarsi quando non aveva più carburante, quindi ha dovuto subire la penalizzazione. Potrebbe succedere ancora. E in quel caso cosa si deve fare? Si rimane indietro e si perdono punti”.
Era successo pure alla McLaren con Fernando Alonso nel Gran Premio del Canada nel 2007. Ron Dennis commentò: “Questa regola che ci impone di aspettare l’ok per i pit-stop in regime di bandiere gialle è poco equa e crea una situazione fuori dal controllo dei team“.
Secondo Whiting, la nuova norma “è più sicura, ma anche più chiara”. Il sistema di controllo è stato già collaudato nel 2008 nelle prove libere a Magny-Cours. Ed è subito piaciuto.