In Brasile la resa dei conti: Felipe Massa contro Lewis Hamilton all’ultima gara dell’anno
giovedì 30 ottobre 2008 · Gran Premi
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Fanno di tutto per sembrare tranquilli e invece avvertono un carico di responsabilità enorme: Hamilton per coronare il sogno che è svanito nel 2007, Massa per giocarsi una chance che aspetta da quando bazzicava Interlagos e faceva il fattorino per la Benetton.
Il viaggio verso il Brasile è un duello psicologico. Un batti e ribatti che Hamilton avvia dopo la vittoria superlativa di Shanghai: “Io a Silverstone sentivo la pressione del pubblico e per lui a Interlagos sarà lo stesso”.
Massa non lascia passare neanche 24 ore per la replica: “La pressione del pubblico può solo farmi bene, io non ho niente da perdere”.
In sala stampa gli fanno sapere che Lewis per trovare la concentrazione si affida a Uri Geller, il parapsicologo israeliano che piega i cucchiaini predicando il potere della mente. A Felipe invece basta respirare l’aria di San Paolo per sentirsi più forte che mai, al di là di quanto pensa Hamilton, e dimenticarsi che c’è sempre quel ritardo di 7 punti da chiudere: “Il pubblico mi darà una spinta fenomenale”.
In ballo c’è pure la coppa che porta i soldi dei diritti televisivi: nella classifica dei Costruttori la McLaren ha 11 lunghezze da recuperare, arriva a Interlagos con ala posteriore nuova e sviluppi vari in almeno sei aree della monoposto. La F2008 invece è la stessa della trasferta asiatica. E Massa spera gli possa bastare.