Monaco, qualifiche: Alonso spettatore, parte dai box. Webber in pole

sabato 15 maggio 2010 · Gran Premi
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È il classico incidente da curva Massenet. Classico nel senso che in quel punto della pista c’è un modo solo per sbagliare: mancare il punto di frenata e spiaccicarsi sul guard-rail di destra, prima del casinò. A Fernando Alonso l’errore scappa nell’ultima sessione di prove: macchina sfasciata, niente qualifiche, partenza obbligata dalla pit-lane per sostituzione del telaio.

Partì dai box anche Michael Schumacher nel 2006, dopo il parcheggio alla Rascasse. Arrivò quinto su 22 partenti, un precedente incoraggiante. Fernando però mette le mani avanti: “Questo è il peggior posto dove possa capitare di partire dalla pit-lane, visto che i sorpassi sono sempre problematici”. 

Sulle cause Alonso ammette: “Un mio sbaglio, ma nell’errore sono stato anche decisamente sfortunato. In un incidente a novanta all’ora capita raramente di rovinare un telaio”.

Bastava un angolo d’impatto leggermente diverso, ne avrebbero risentito gli alettoni, forse le sospensioni. Comunque roba che si cambia in fretta. Invece è un forfait che dà foraggio ai detrattori di Fernando.

Lui risponde seccato: “Dite che faccio troppi errori quest’anno? A Barcellona ho fatto il mio miglior giro in qualifica e la mia miglior gara, sulla pista dove forse c’è più pressione in assoluto per me. Se poi dopo dieci anni di Formula 1 devo ancora dimostrare di non sentire la pressione credo che sia inutile continuare a parlare”.

La pole position va a Mark Webber, in un intreccio fittissimo di accuse sul traffico: Schumacher se la prende con Rosberg, Rosberg con Barrichello, Button con Massa. C’erano tempi in cui le macchine in pista erano 30 e non esisteva il gps. E nessuno si lamentava.

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