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Gran Premio di Singapore 2024 a Marina Bay: cos’è successo e chi ha vinto, il weekend in sintesi

domenica 22 settembre 2024 · Roundup
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Lo sfondo. Singapore è l’ultima di quattro gare in cinque weekend, prima di una nuova pausa di un mese come ad agosto. La McLaren deve modificare l’ala posteriore dopo il caso di Baku. Viene aggiunta una quarta zona drs fra curva 14 e curva 16. Rientra Magnussen dopo lo stop per squalifica.

Venerdì. McLaren e Ferrari se la giocano per le prime posizioni, ben davanti alla Red Bull: “Una questione generale di grip”, commenta Verstappen. Durante le esercitazioni per il pit stop si danneggia l’ala posteriore della McLaren di Piastri, che perde parte della prima sessione.

Sabato. Le prove del mattino vengono fermate con bandiera rossa per catturare… un varano, una presenza comunque non inusuale a Singapore. In qualifica, Norris fa una grande pole con 2 decimi di vantaggio su Verstappen e Hamilton che rialzano la testa, mentre la Ferrari prende due schiaffi: Sainz sbatte all’ultima curva nel giro di lancio in Q3 e Leclerc perde il crono per violazione dei limiti della pista alla curva 2, dopo il giallo interno del funzionamento delle termocoperte.

La gara. Norris costruisce con disinvoltura un vantaggio importante su Verstappen, mentre Leclerc per tutto il primo stint resta inchiodato dietro ad Alonso e là si gioca probabilmente la possibilità di andare a podio. A tre giri dalla fine la RB mette gomme morbide a Ricciardo che così toglie il punto del giro veloce a Norris.

L’ordine d’arrivo. Norris, Verstappen, Piastri, Russell, Leclerc, Hamilton, Sainz, Alonso, Hulkenberg e Perez a punti. Ritirato solo Albon.

Chi ha vinto. Norris, sempre in testa e sempre in totale solitudine. Eppure, rischia di fumarsela tre volte: la prima, con l’anteriore sinistra nelle barriere; la seconda, con una piallata al muretto nello stesso punto dove finì la gara di Russell nel 2023; la terza, con un lungo nel doppiaggio a Colapinto. Bravo, ma non bravissimo.

Chi ha perso. Verstappen, per quella protesta sconclusionata dopo la reprimenda giustissima della Fia per le parolacce gratuite in conferenza stampa.

Le penalità. A Sainz, 25 mila euro di multa per aver attraversato la pista dopo l’incidente delle qualifiche: sebbene fosse esposta la bandiera rossa, le auto stavano ancora rientrando e “qualcuna avrebbe potuto potenzialmente – scrive la Fia – proseguire per errore sul rettilineo”, senza contare che sul circuito potevano esserci veicoli di servizio. La pena pecuniaria è allineata a quella che aveva ricevuto Hamilton a Losail nel 2023.

La battuta del weekend. Di Ricciardo, che dopo il flop delle qualifiche si augurava, con ovvio riferimento al crash gate: “Ci vorrà una safety car al momento giusto, riportate Piquet e facciamolo succedere”.

Le classifiche. Nel mondiale piloti: Verstappen 331, Norris 279, Leclerc 245, Piastri 237, Sainz 190, Hamilton 174, Russell 155, Perez 144. Nel mondiale costruttori: McLaren 516, Red Bull 475, Ferrari 441, Mercedes 329.

Le statistiche. Hamilton raggiunge 350 gare, Norris segna il primo throughout di carriera, cioè una gara tutta al comando dal via al traguardo. È il primo Gran Premio di Singapore che non vede nemmeno una safety car, nemmeno una virtual safety car… e nemmeno una bandiera gialla, sulla pista dove la safety car è – anzi, a questo punto, era – una certezza statistica.

Amarcord. Anche il 22 settembre 2019 si correva a Singapore: la Ferrari faceva doppietta con una strategia che implicitamente favoriva Vettel a scapito di Leclerc. Accadde oggi, la Formula 1 in 366 giorni dal 1950 all’era moderna, 270 pagine a prezzo speciale di 15,90 € è il libro di F1WEB.it su Amazon.

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