Gran Premio d’Italia 2024 a Monza: cos’è successo e chi ha vinto, il weekend in sintesi

domenica 1 settembre 2024 · Roundup
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Lo sfondo. Viene rifatto integralmente l’asfalto; nel piano di sviluppo, per complessivi 21 milioni di euro, anche nuovi varchi d’accesso e la ristrutturazione delle tribune alla prima variante. La Fia estende di 100 metri la zona drs sul rettifilo. La Ferrari porta l’aggiornamento più importante dopo Barcellona. Sul fronte del mercato, la Williams chiude anticipatamente il contratto con Sargeant e promuove Colapinto da subito, la Mercedes ingaggia Kimi Antonelli per il 2025.

Venerdì. Dettano il passo Mercedes e McLaren con Hamilton e Norris, li separano 3 millesimi, poi Sainz a un decimo; Verstappen è quattordicesimo. Antonelli, che fa il primo turno di prove libere al posto di Russell, si schianta alla parabolica dopo sei giri.

Sabato. La McLaren non vede nessuno, la prima fila è tutta papaya, con Norris su Piastri, nonostante la MCL38 sia ultima per velocità di punta, a riprova che il tempo lo fa con un bilanciamento perfetto nelle chicane. Poi Russell, Leclerc, Sainz, Hamilton e Verstappen.

La gara. Norris perde il comando al primo giro alla variante della Roggia, dove Piastri a sorpresa lo passa all’interno nel secondo cambio di direzione. L’asso nella manica comunque ce l’ha la Ferrari, che a metà gara cambia piano e va sulla strategia a sosta unica: così, Leclerc si ritrova proiettato in testa, amministra le gomme e vince.

L’ordine d’arrivo. Leclerc, Piastri, Norris, Sainz, Hamilton, Verstappen, Russell, Perez, Albon e Magnussen a punti. Ritirato solo Tsunoda.

Chi ha vinto. Leclerc, superconcentrato, più che mai, perché quella strategia della sosta unica poteva farla funzionare solo lui: “Questa stagione è da infarto, ragazzi. Alti e bassi, ma come sono belli gli alti”.

Chi ha perso. La McLaren, perché Norris partiva per vincere e perché al muretto è mancato il coraggio di fare la stessa scelta della Ferrari e andare sulla sosta unica. Russell che stecca la prima frenata ed esce subito dalla corsa per il podio. La Red Bull, in caduta libera, ancora senza risposte; e ormai sbaglia pure i pit stop.

Le penalità. A Ricciardo 5 secondi di stop-and-go per un contatto con Hulkenberg che a sua volta ne prende 10 per un contatto con Tsunoda; altri 10 a Ricciardo perché un meccanico tocca l’auto prima che sia stata interamente scontata la penalità; per un contatto con Gasly, 10 secondi e soprattutto 2 punti sulla superlicenza a Magnussen che così raggiunge il tetto massimo di 12 in 12 mesi, per cui è il primo pilota nella storia a beccarsi automaticamente una gara di squalifica da quando esiste il criterio della superlicenza a punti.

Le classifiche. Nel mondiale piloti: Verstappen 303, Norris 241, Leclerc 217, Piastri 197, Sainz 184, Hamilton 164, Perez 143, Russell 128. Nel mondiale costruttori: Red Bull 446, McLaren 438, Ferrari 407, Mercedes 292.

Le statistiche. Leclerc non vinceva da Monte Carlo, e anche là Piastri era arrivato secondo e Verstappen sesto. La Ferrari è la prima squadra a vincere 20 volte sullo stesso circuito. Per tutto il resto, c’è un post extra.

Amarcord. Leclerc vinceva a Monza già nel 2019, al primo anno con la Ferrari, respingeva Hamilton alla Roggia e lo mandava con due ruote sull’erba. Accadde oggi, la Formula 1 in 366 giorni dal 1950 all’era moderna, 270 pagine a prezzo speciale di 15,90 € è il libro di F1WEB.it su Amazon.

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