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Perché Ralf Schumacher venne lasciato (e non dimenticato) sui cavalletti in Belgio nel 2001
venerdì 26 luglio 2024 · Amarcord
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È tornato virale alla vigilia della gara di Spa – per imperscrutabili motivazioni della rete – un vecchio episodio che risale al Gran Premio del Belgio del 2001 e viene impropriamente annoverato nella galleria delle papere della Williams quando invece una papera non è.
La gara è interrotta per bandiera rossa per l’incidente fra Burti e Irvine a Blanchimont, le auto nella pausa sono ferme sullo schieramento e la Williams sta intervenendo in via precauzionale sull’ala posteriore di Ralf Schumacher, per sistemare una componente che ha dato problemi con Montoya. L’auto quindi è sollevata sui cavalletti, da prassi, così che facilmente si possa avviare il motore.
Dalla direzione corsa, il segnale del giro di formazione arriva 3 minuti prima, senza che venga preliminarmente esposto l’altro segnale dei 5 minuti come invece prescrive il regolamento. Questo prende in contropiede tutti quanti, ma specialmente la Williams che ancora non ha completato l’intervento e ancora deve avviare il motore.
Ora, se i meccanici restano sulla griglia a lavorare sull’auto oltre il segnale dei 15 secondi dal giro di formazione, Ralf prende 10 secondi di stop-and-go. Sempre ammesso che la squadra riesca a finire prima che sia transitato tutto il gruppo, altrimenti oltre allo stop-and-go deve comunque partire ultimo.
La Williams nella fretta calcola che il male minore sia interrompere il lavoro, mantenere l’auto sui cavalletti, lasciare la griglia e rientrarvi a completare le operazioni quando tutto il gruppo è sfilato, mandando Ralf a rischierarsi in ultima posizione, ma senza lo stop-and-go.
Messa in questi termini, la valutazione è lucida e legittima. L’errore, piuttosto, sta nel fatto che vengono valutati male i tempi: “C’era margine per evitare questa cantonata”, dice Ralf, poi.