Torna la sabbia dietro i cordoli, così l’Austria ha (quasi) risolto il problema dei limiti della pista

martedì 2 luglio 2024 · Regolamenti
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Alla fine, l’ha avuta vinta la Fia che voleva una striscia di sabbia oltre il cordolo nelle curve più critiche, per limitare le violazioni dei limiti della pista e scongiurare la replica del casino senza precedenti del 2023.

Così, Spielberg – dopo almeno due anni di rifiuto – si è allineata alla direzione che hanno già preso altre piste con lo stesso problema, Shanghai, Imola e Barcellona. Wittich alla vigilia diceva:

It ends all discussions about if drivers gain time or don’t gain time. I’m positive that there will not be any track-limits problems.

Ha funzionato benissimo alle curve 9 e 10 dove scavalcare il cordolo significava rovinarsi automaticamente il giro mettendo le ruote nella sabbia, ha funzionato meno alla curva 6 dove il cordolo – per una motivazione che non s’è capita – era più largo e si riusciva a cavalcarlo prendendo pelo pelo la sabbia, apparentemente senza lasciare decimi per strada.

Come Piastri, al quale in Q3 è stato tolto un giro che valeva la terza piazza sulla griglia:

For me, it’s embarrassing. There is no reason this corner should be an issue for track limits, especially when you stay on the track, like I did. Or, not in the gravel.

Perciò la McLaren sabato sera ha provato a giocarsi un reclamo. La Fia invece non ha voluto sentire ragioni, nel senso che non ha voluto sentirli nemmeno, per un vizio di forma nella presentazione dell’esposto. Per cui non s’è potuto capire chi fosse nel giusto e se il tempo di Piastri fosse veramente da cancellare.

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