A Tsunoda 40 mila euro di multa per le frasi alla radio. Cos’ha detto e perché la Fia usa il pugno duro
sabato 29 giugno 2024 · Regolamenti
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C’è una questione che la Fia prende sempre più sul serio, l’utilizzo di un linguaggio appropriato nei contesti ufficiali, dalle interviste in conferenza stampa alle conversazioni via radio. Nasce da qui la multa – 40 mila euro, di cui metà con pena sospesa – a Tsunoda, per “linguaggio offensivo e inappropriato” nel corso delle qualifiche a Spielberg quando in Q1 trova traffico in pit lane: “Questi sono dei fottuti ritardati”.
Tsunoda coi commissari si dice dispiaciuto, spiega che siccome l’inglese non è la sua lingua non conosce i significati e le implicazioni di tutte le parole. E su Instagram scrive:
I wanted to say big apologies what I said in the radio today. Obviously I didn’t use it intentionally and was completely misunderstanding from myself that exact meaning of it.
I now have better understanding for what the word means and am very apologetic for what I said. This type of language has no place and is not tolerated and for that I am sorry.
La stessa parola – e altre, pure più pesanti – l’aveva usata Verstappen verso Stroll dopo un incidente per un malinteso nelle prove libere a Portimao nel 2020. Passandola liscia perché all’epoca la Fia era meno sensibile al problema dell’inquinamento linguistico.
Ma da lì in poi, chi ha sgarrato è sempre stato punito. O ammonito. Inclusi i team boss, come Vasseur e Wolff a Las Vegas l’anno scorso, dopo il caso del tombino che aveva distrutto il fondo della Ferrari di Sainz nella prima sessione di venerdì. Vasseur in conferenza stampa aveva detto: “Ci siamo fottuti la sessione”. E Wolff l’aveva appoggiato: “È inammissibile, per un fottuto tombino”.
Gli eccessi verbali sono passibili di sanzione ai sensi dell’articolo 12.2.1.k del Codice Sportivo Internazionale che proibisce ogni forma generalizzata di cattiva condotta.