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Quel veto di Horner su papà Jos in Austria: ecco perché la partita sul futuro di Verstappen non è chiusa

mercoledì 3 luglio 2024 · Dal paddock
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Pare spettasse a Jos Verstappen la Red Bull del 2012 a Spielberg nella parata delle auto storiche, secondo quello che lui racconta, prima che Horner non mettesse il veto:

Over the past few days I have heard from several quarters that Christian Horner has done everything he can to make sure I don’t drive. And to make sure otherwise that nothing would be filmed. Then I think, say it to my face. This way it doesn’t have to be for me, I find it very disappointing.

Horner nega: “Queste decisioni le prendono gli organizzatori”. Ma era infastidito Max Verstappen nelle interviste di sabato:

My dad has been quite clear about the reasons behind it and of course I can understand his opinion on that because, at the end of the day, he gets asked to drive the car and finds out he is not wanted to drive the car. This scenario could have been avoided.

Difficile sapere dove sta la verità, ma è un’altra prova che la faida per il controllo della squadra ha cambiato la Red Bull, motivo per cui non può dirsi chiusa la partita di mercato per il futuro di Verstappen.

Che da un lato in Austria assicurava: “Ho un lungo contratto, sono felice dove sto”. Dall’altro: “Ci sono discussioni in corso, è fondamentale che l’auto sia competitiva”. E che in squadra resti Marko, come pretende lui e come impone, sembra, una clausola del contratto infilata fra le righe all’insaputa di Horner.

La Mercedes è interessata, Wolff a Barcellona diceva non ci fosse più trattativa, in qualche modo alludendo al fatto che una trattativa effettivamente ci fosse stata. Ma l’opinione di Ola Kallenius, l’amministratore delegato di Daimler, resta che “Verstappen starebbe bene in argento”. La replica di Horner: “Allora prendano suo padre”.

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