La stagione della caccia (ad Adrian Newey): ecco chi sta cercando la migliore mente del paddock
sabato 4 maggio 2024 · Mercato
tempo di lettura: 2 minuti
Le crepe adesso sono ufficiali e l’ottimismo di facciata non riesce più a nasconderle. Horner assicura che non c’entrano la sua vicenda personale e le guerre di potere. “È in burnout“, sostiene Marko. Ad ogni modo, quali che siano le ragioni, è serissimo Verstappen a Miami:
The team is in danger of falling apart. I was afraid of that earlier this year. For internal peace, it is important that key people stay on board. That is not the case now.
Comincia l’ultimo weekend di Adrian Newey alla Red Bull, l’uscita è già pianificata dopo 19 anni a Milton Keynes, lui deve consegnare l’hypercar RB17 prima di partire, ma i contatti con le aree dedicate alla Formula 1 si interrompono da subito. Così, tecnicamente inizia già il periodo di gardening leave, in modo che ipoteticamente Newey dal 2025 è disponibile per un nuovo progetto.
“Vedremo, non ho piani”, dice lui. Se ne sta occupando Eddie Jordan, come manager di Newey – sì, come manager di Newey – ha in mano le fila del mercato e fatalmente una percentuale del futuro della Formula 1, in questa stagione della caccia imprevista per catturare la migliore mente del paddock e uno spirito guida vincente, che “avrebbe impatto immediato dovunque andasse, qualsiasi cosa facesse”, conviene Perez.
Gli indizi portano verso la Ferrari, secondo la Gazzetta c’è già l’intesa: “Sarebbe un privilegio lavorare con lui”, dice Hamilton. E sotto sotto, ci conta anche Leclerc:
In the last seven to eight months we are the team that have progressed the most. However, adding Adrian to a team like this would be amazing.
Nel frattempo, sulle tracce di Newey s’è messa anche la Williams per la reunion, esce allo scoperto la dirigenza. E ci sta lavorando l’Aston Martin: “Sarebbe stupido non essere interessati, vediamo come si evolve la situazione”, l’ammissione di Krack, sebbene Alonso minimizzi perché “Newey è un genio, ma nel 2014 la Mercedes è stata comunque superiore”.
Già, la Mercedes che oggi sembra defilata. Come la McLaren, del resto: “Prima che uscisse la notizia, abbiamo intrapreso una strada che manterremo, per cui – le parole di Zak Brown – non lo stiamo inseguendo attivamente”.