Gedda, il caso assurdo di Doriane Pin che non vede la bandiera a scacchi… e si gioca la vittoria
mercoledì 13 marzo 2024 · Fuori tema
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A Gedda si correva la prima gara della seconda edizione della F1 Academy, il campionato femminile che segue i regolamenti della Formula 4 e di fatto sostituisce la vecchia W Series dopo il collasso finanziario. Avrebbe vinto Doriane Pin, di Prema, una protegee della Mercedes. Avrebbe perché al traguardo non ha visto la bandiera a scacchi e ha fatto un altro giro intero, beccandosi per questo un drive through che s’è tramutato in una retrocessione di 20 secondi, togliendole la vittoria.
Pin come Fangio, che a Monza nel ’53 continuava a tirare come un matto, oltre la distanza regolamentare e oltre la bandiera a scacchi. Là il Maestro non venne punito: l’errore non era suo, bensì del direttore di gara che non aveva dato bandiera.
Oggi i tempi sono diversi, perché teoricamente c’è sempre la radio col muretto a guidarti. Già, teoricamente, perché con Pin il collegamento era saltato:
I had a little bit of an issue with the radio. I couldn’t hear anything by the engineers so I didn’t know if it was the last lap or not. I kept pushing in case it was the last lap.
Lo conferma anche la squadra, in quel momento la radio non stava funzionando, viene ripristinata quando la direzione corsa, nel frattempo, ha trovato l’unica soluzione possibile, cioè la bandiera rossa. Fatto sta che l’auto di Pin passa due volte sul traguardo, in violazione del regolamento che obbliga di andare direttamente in parco chiuso dopo la bandiera a scacchi.
Di qui le basi per la penalità: Pin finisce nona, la vittoria passa ad Abbi Pulling, di Rodin Motorsport, supportata dall’Alpine. La quale viene brutalmente contestata sui social, a riprova che il tifo inquinato è una piaga sempre più seria, dalla Formula 1 alle serie minori.