Le qualifiche in Messico, la prima fila tutta Ferrari, l’inchiesta su Verstappen… e il solito Vanzini
domenica 29 ottobre 2023 · Snack news
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Bene, ma non benissimo. Davanti a Verstappen – che aveva chiuso in testa tutte le sessioni di prove libere – arriva a sorpresa la prima fila della Ferrari con pole di Leclerc. Sull’unica pista del mondiale dove invece conviene partire dietro per prendere le scie…
Le inchieste, parte 1. Non ci sono di mezzo i limiti della pista stavolta, eppure il risultato delle qualifiche resta sub iudice per quasi tre ore, finché non escono i verdetti sulle attese prolungate all’uscita della pit lane da parte di Verstappen, Alonso e Russell. Che non vengono puniti, perché secondo la Fia è meglio aspettare ai box che rallentare nell’ultimo settore per crearsi margine. Era già successo nelle qualifiche a Singapore, proprio con Verstappen, e la Fia aveva stabilito che andava trovata una soluzione…
Le inchieste, parte 2. Era in bilico anche il piazzamento di Hamilton, che sembrava non avesse rallentato con le bandiere gialle e viene scagionato perché quando passa sotto la postazione dei commissari non ci sono segnalazioni.
La pecora nera… Alla fine dei conti, l’unico a pagare è Sargeant, per un sorpasso a Tsunoda sotto bandiere gialle. Prende dieci posti di retrocessione, ininfluenti perché era giù ultimo e non aveva segnato nessun crono.
… e la sua squadra. E prende una sanzione anche la Williams, 20 mila euro, metà con pena sospesa, per aver lasciato fuori posto in pit lane un cric che proprio Tsunoda è andato a centrare con l’auto.
Che botte ragazzi. Sono mesi che Perez subisce il martellamento psicologico di Marko. Roba che nemmeno il peggiore Briatore. Per cui Hamilton in Messico prende posizione:
I don’t think his team have been massively supportive. I wouldn’t say ‘the team’, but there has been one particular spokesperson that has not been really great in helping psychologically. If I heard Toto talking negatively about me, it would be very tough.
L’assassino torna sempre sul luogo del delitto. Evidentemente il Messico l’ispira, più che altri posti. Dal circuito dove quattro anni fa rispondeva “cambia canale” a chi non ne poteva più dei soliti eccessi, Vanzini dalla cabina di commento di Sky oggi blatera: “Vorrei avere le certezze di alcuni telespettatori, quando fanno teorie”. Proprio lui, che ha un pregresso invidiabile di storielle fantastiche e un attimo prima sparava un altro gomblotto: “Chissà che pressione messicana sull’investigazione di Max”. Inqualificabile.