Montreal, le qualifiche: la rabbia di Leclerc, le colpe della Ferrari (e le colpe sue)
sabato 17 giugno 2023 · Gran Premi
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È grigio il cielo sulla qualifica di Montreal, la corsa alla pole position diventa una questione di “pioggia e tempismo”, scrive la Ferrari. C’è il Q2 in corso, piove già, comunque non tantissimo, Leclerc è sulle intermedie, il muretto vuole che faccia il tempo con le gomme che ha, lui invece sostiene che la pista sia da slick e chiede il cambio:
Non era difficile leggere la situazione, la pista si stava asciugando velocemente, lo dicevo agli ingegneri che dovevamo montare le gomme da asciutto, si vedeva già nel giro di lancio e non mi hanno ascoltato.
In effetti la strategia della Ferrari è la stessa degli altri: assicurarsi un tempo sulle intermedie senza prendersi rischi. E poi passare alle slick. Tant’è che su 15 in pista, solo Albon azzarda da subito. Dice:
We didn’t need to take the risk with the slick tyres, but we made the call. I was actually quite surprised when I saw everyone roll out on inters! But it was great to get through and to top the times.
Gli va bene, a dimostrazione che la premonizione di Leclerc fosse azzeccata. Ma questo racconta solo metà della storia, l’altra metà è che Leclerc a differenza degli altri – e di Sainz, che in Q3 ci arriva – non trova il passo per fare un giro buono.
Via radio è furioso, l’urlo di rabbia lo sente tutto il mondo. È la seconda volta in due gare che Leclerc non vede il Q3. Vasseur svela: “Abbiamo avuto una bella discussione nei box”.
Più tardi, è più pacata la dichiarazione che l’ufficio stampa infila nelle note della sera, Leclerc riconosce oggettivamente un minimo concorso di colpa e ridimensiona la rabbia:
I was frustrated after qualifying because I love my team and felt we could all have done a better job today. We have been working so hard and made a good step with the car for this weekend, so it was disappointing not to go through to Q3. We will pull together and work as a team to improve.