Gli ultimi aggiornamenti tecnici e sportivi della Fia: roll bar, specchietti, freni, varie ed eventuali
sabato 22 ottobre 2022 · Regolamenti
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Non solo i provvedimenti in diretta conseguenza dei fatti di Suzuka: la Fia alla vigilia di Austin notifica alle squadre anche una serie di novità su regolamenti e procedure di sicurezza dopo l’approvazione in sede di Consiglio Mondiale nella seduta del 19 ottobre al Royal Automobile Club di Londra. Questi gli aggiornamenti in sintesi.
La sicurezza, prima di tutto. La struttura del roll bar deve reggere a una decelerazione di 15 g, è una modifica che arriva alla luce dell’incidente di Zhou a Silverstone, è finalizzata a rafforzare le strutture di sicurezza passiva e segue una prima revisione che la Fia aveva già comunicato in estate.
Per vederci meglio. Dal 2023 bisogna allargare gli specchietti retrovisori per migliorare la visibilità ed eliminare gli angoli morti, cioè quelle zone inaccessibili al campo visivo del pilota. In molti si sono lamentati del fatto che sulle nuove auto la visione posteriore non è completa. In ultimo Latifi dopo la collisione con Zhou a Singapore.
Prima che sia troppo tardi. Al punto 11.1 del regolamento tecnico è stata riformulata la definizione del sistema frenante. È previsto “un solo pedale che operi su due cilindri principali”, uno per ciascun circuito idraulico, quello per le ruote anteriori e quello per le ruote posteriori. Un chiarimento che suona peregrino, a meno qualcuno non stesse lavorando a una soluzione borderline…
A ciascuno il suo (posto). Dopo la confusione di Monza, dove nessuno capiva in che posizione dovesse partire, c’è un emendamento al criterio di elaborazione della griglia di partenza. In sostanza: chi non segna un tempo valido in qualifica parte dal fondo, anche dietro a chi prende penalità.
Scendo un attimo. Infine, un appunto su una vecchia questione: abbandonare un’auto per guasto o incidente, anche temporaneamente, è considerato come un ritiro dalla sessione che quindi non può essere ripresa, a meno che non vengano riconosciute le circostanze eccezionali. La regola vale per prove, qualifiche e gara, esclusi gli stop per bandiera rossa. Questo perché oggi un’auto di Formula 1, a differenza di una volta, si può riavviare da bordo, per cui teoricamente un pilota che si ferma può ripartire da solo. Come avrebbe voluto Russell a Silverstone, dopo l’autoscontro del via.