Senna, Hill padre, Schumacher e Prost: i migliori a Monte Carlo… e le loro vittorie migliori
venerdì 27 maggio 2022 · Amarcord
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La pista più angusta e più anacronistica, comunque la più affascinante nel calendario del mondiale di Formula 1. Dove vincere vale una stagione. Resta Ayrton Senna il principe indiscusso di Monte Carlo, sei vittorie tra il 1987 e il 1993, che potevano essere pure sette senza l’incidente clamoroso alla curva del Portier nel 1988. Ecco chi ha vinto di più nel salotto della famiglia Grimaldi e qual è stata l’affermazione migliore.
Ayrton Senna, 6 vittorie. Nel 1992, Mansell sulla Williams gli lascia il comando per entrare ai box a serrare il dado di una ruota, poi è un fulmine e annulla tutto il distacco, cerca un varco, ma Senna con la McLaren chiude tutte le porte: “In qualche curva non ho seguito la traiettoria più ortodossa, ma è legittima difesa. Mansell l’ha capito”.
Graham Hill, 5 vittorie. Nel 1964, la Brm non è al 100 per cento: “La pressione dava i numeri, pensavo di non arrivare al traguardo”. Clark – che a Monaco non vincerà mai – l’incalza in rimonta furiosa, dopo venti giri con la barra posteriore stabilizzatrice fuori posto, ma si ritira a quattro giri dalla fine con l’olio al minimo. A quel punto Hill si rilassa e porta a casa il risultato.
Michael Schumacher, 5 vittorie. Nel 1997, sotto la pioggia come l’anno prima, quando lui però non aveva completato nemmeno un giro. Le Williams iniziano con assetti d’asciutto, aspettano una schiarita che non arriva e vanno ko. La Ferrari approfitta, ma Barrichello con la Stewart in P2 nega la doppietta.
Alain Prost, 4 vittorie. Nel 1984, al giro 31 chiede e ottiene la bandiera rossa per avverse condizioni meteo, per proteggersi da Senna che partiva tredicesimo sulla Toleman. Il punteggio è dimezzato perché non viene superato il 75% della distanza totale, per cui Prost prende solamente 4 punti e mezzo anziché 9. Ne avrebbe presi 6 eventualmente dietro a Senna, sulla distanza regolamentare: quell’anno perde il titolo per mezzo punto contro Lauda.