Il test in incognito, i travestimenti, le sbronze: le storielle più assurde di Raikkonen, nel paddock e fuori

sabato 1 gennaio 2022 · Amarcord
tempo di lettura: 2 minuti

Con l’uscita di Kimi Raikkonen si chiude un ciclo in Formula 1 e il paddock perde un personaggio, “un protagonista incredibile – dice Stefano Domenicali – e una fantastica persona che mancherà a tutti”. Sfinge in pista, sagoma fuori: forse quello che più di tutti ha messo in fila aneddoti assurdi.

Il primo test in Formula 1. Peter Sauber incontra i manager di Raikkonen alla gara di Budapest nel 2000, concorda un test al Mugello, ma teme che qualcuno fiuti la preda e gliela rapisca. È un test in incognito, in tutti i sensi: per tutte le operazioni interne, Raikkonen viene chiamato Eskimo, come la marca di cremini che paga quelle prove, oggi Edi’s.

Un gorilla di nome Hunt. Nel 2007, alla vigilia del campionato, Raikkonen partecipa a una gara di motoslitte. Per eludere la vigilanza dei giornalisti s’iscrive con lo pesudonimo di James Hunt, lo stesso che impiega anche a luglio per un raduno di motoscafi in Finlandia: là si traveste pure da gorilla.

Fuori epoca. Già, e perché proprio Hunt? Perché nello stile, libero e sanguigno, è l’ex che sente più vicino. Lo venera al punto che nel 2012 e nel 2013 ne indossa il casco a Monte Carlo per promuovere una linea d’abbigliamento. Ma la sua è deferenza assoluta verso quell’epoca: “La mia vita sarebbe stata più semplice negli anni Settanta. Sono nato nel periodo sbagliato”.

Una spugna. Nel 2012 torna dopo due anni di rally, Kovalainen osserva: “Adesso le feste dopo il Gran Premio saranno più divertenti”. Infatti: tra Bahrain e Spagna ci sono quattro settimane di pausa: Raikkonen trascorre 16 giorni di fila a bere, è ubriaco perso, lo racconta nell’autobiografia: “L’alcol allevia lo stress”. Una volta in hotel rientra a dormire nella camera sbagliata. È brillo anche sul palco del Gran Galà della Fia nel 2018, l’ultimo da pilota della Ferrari.

Hockey, no grazie. Da adolescente si dà all’hockey, smette subito perché per andare agli allenamenti deve svegliarsi presto la mattina: “La Formula 1 mi consente di dormire di più”.

Le radiografie gratis. All’aeroporto di Singapore, al rientro dopo la gara nel 2008, si infila nel nastro della macchina dei bagagli a raggi X al controllo di sicurezza, “per vedere com’è il mio corpo dentro”. Viene bloccato e interrogato.

Autopromozione. La storia della Formula 1 giorno per giorno è Appunti di corsa, in print-on-demand oppure ebook su ilmiolibro.it.

Domenicali, Ferrari, Hunt, Kovalainen, Mugello, Raikkonen, Sauber,