Alonso & Ferrari, insieme quattro anni dopo: c’eravamo tanto… odiati
sabato 6 febbraio 2010 · Amarcord
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La domanda scomoda se l’aspettava. Nella sua prima chat da ferrarista, Fernando Alonso se la vede con la frangia dei fedelissimi che non gli perdonano certe uscite polemiche verso quella che, adesso, è la squadra che può riportarlo al Titolo Mondiale.
Lui si difende così: “Non credo di aver mai detto cose tremende nei confronti di questo team. C’è stata discussione con qualcuno, ma sono cose che possono succedere quando si lotta per il campionato. Del resto, siamo uomini, non robot”.
Che aveva detto di così pesante? Soprattutto 3 cose, immortalate su Wikiquote. Tutte del 2006, l’anno del feroce duello, fisico e psicologico, con Schumacher.
Michael Schumacher è il pilota più antisportivo e sanzionato nella storia della Formula 1. Con il suo ritiro, nel nostro mondo si tornerà a parlare più di sport che di politica. Perché lui è un campione, ha vinto molto, ma se possono, un aiuto glielo danno sempre (Gran Premio d’Italia, 13 settembre 2006).
La scuderia di Maranello non mi ha mai cercato, ma io del resto non ci sarei andato: preferisco correre con un altro team e battere le rosse. Anche perché ho l’impressione che la Ferrari sia sempre leggermente favorita rispetto alle altre scuderie (27 settembre 2006).
In Giappone è stato bello vedere il motore di Schumacher in fumo: senza essere visto ho chiuso il pugno con forza, con gioia. Ho parlato con la squadra per sapere a che distanza ero da Massa, perché temevo potesse buttarmi fuori. Per la Ferrari vale tutto (15 novembre 2006).
Oggi Alonso è un altro. E dice: “Sono convinto di avere il sostegno di tutti i tifosi della Ferrari”. Fu così anche con Schumacher: all’inizio un ribelle, poi stimato e riverito… prima che s’innamorasse della Mercedes.