Tris di Jenson Button in Bahrain, la Toyota si accartoccia

domenica 26 aprile 2009 · Gran Premi
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Quella di Shanghai è stata una parentesi che è durata il tempo di un week end. Alla Red Bull in Bahrain tocca inchinarsi un’altra volta a Ross Brawn. E dire che sabato dopo le qualifiche Button era pessimista: “Dobbiamo prendere atto del fatto che non siamo più la squadra da battere. Ce ne sono almeno due che vanno più forte”.

Una è la Red Bull. L’altra è la Toyota. Che monopolizza la prima fila e poi si perde sulle gomme dure, spreca la migliore opportunità di vittoria dal giorno del debutto in Formula 1. Trulli regge e va sul podio; Glock invece chiude settimo a 40 secondi dal vincitore.

Gli altri fanno gara a parte. Hamilton salva il quarto posto, Raikkonen mette in tasca 3 punti, i primi della stagione dopo un avvio di stento e sofferenza. Ma non per questo esulta: “Sono abbastanza vecchio del mestiere, non mi entusiasmo per un sesto posto”.

Il rammarico della Ferrari è tutto per Massa che alla prima curva nel contatto con Kimi rovina le bandelle dell’ala anteriore, torna ai box e precipita in fondo.

Ma non è l’unico intoppo. Felipe rivela: “Per tutta la gara non funzionava la telemetria, gli ingegneri non potevano darmi supporto nella gestione della macchina. Nemmeno il kers andava perfettamente. Peccato, perché anche oggi abbiamo perso una possibilità di finire con due macchine in zona punti”.

La Bmw va anche peggio, ultima fra i doppiati, lontanissima dal livello che in Australia aveva portato Kubica a respirare aria di podio.

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