Silverstone e il Gran Premio di Gran Bretagna, 10 curiosità che non sapevi di non sapere
giovedì 5 luglio 2018 · Appunti di viaggio
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1. L’ombelico del mondo. Silverstone rappresenta il cuore della Motorsport Valley: nel raggio di 90 chilometri dalla pista ci sono le basi di Force India, Haas, McLaren, Mercedes, Red Bull, Renault e Williams.
2. Che storia. Nel 1085 Guglielmo il Conquistatore ordinò il censimento delle proprietà del regno. Ne venne fuori il Domesday Book che tuttora è considerato uno dei documenti storici più importanti d’Inghilterra. E dentro è menzionato pure il villaggio di Silverstone.
3. Studio e motori. Dal 2013 le strutture del circuito ospitano un istituto tecnico per specializzazione in ingegneria e gestione di eventi tecnici.
4. Modello unico. La coppa di Silverstone è la più prestigiosa e antica della storia. Risale al 1871, ma ai piloti spetta una replica: l’originale si usa per la cerimonia del podio e poi viene restituita all’associazione automobilistica inglese che la mette sotto chiave fino all’anno dopo.
5. Agli albori, parte 1. Con Elisabetta che entro due anni sarà regina, a Silverstone nel 1950 in occasione del via del mondiale di Formula 1, in tribuna c’è re Giorgio VI: “L’unica volta – scrivono le cronache – in cui un monarca regnante è andato a una gara automobilistica in Gran Bretagna.
6. Agli albori, parte 2. Quel giorno, al primo Gran Premio della storia, manca la Ferrari che non concorda sui premi di partecipazione. Come dire, certe pretese sono ataviche. C’è Ecclestone invece, partecipa a tempo perso a una gara di contorno.
7. Il primo mattone. Due big team hanno conquistato proprio a Silverstone la prima vittoria del palmares, entrambi nello stesso giorno del calendario peraltro, il 14 luglio: la Ferrari nel 1951 con Cabezon Gonzalez sulla 375 e la Williams nel 1979 con Regazzoni sulla FW07/2.
8. Storie speciali. Silverstone nel 1956 registra l’unica partecipazione in Formula 1 di Archie Scott Brawn: la sua storia è toccante, la vita gli trova una collocazione nell’automobilismo nonostante le malformazioni alle gambe e al braccio destro. In altre categorie vince 70 volte.
9. Momenti di gloria. Il matto in basco e kilt che è sbucato sul rettilineo degli hangar nel 2003 è Cornelius Horan, un sacerdote cattolico con qualche rotella fuori posto. L’anno dopo s’è fatto rivedere alla maratona olimpica di Atene, ha aggredito Vanderlei Lima e nel 2006 ha tentato l’irruzione alla finale dei mondiali di calcio in Germania.
10. Le altre. Oltre a Silverstone, le piste inglesi che hanno ospitato la Formula 1 sono Aintree con 5 edizioni, Brands Hatch con 14 e Donington con una, sotto l’etichetta di Gran Premio d’Europa. A proposito: il diario dei Gran Premi di F1WEB.it è disponibile in riedizione a prezzo speciale in print-on-demand su ilmiolibro.it.