Cosworth a risparmio: “Faremo solo cento motori. E saranno competitivi”
mercoledì 23 dicembre 2009 · Dal paddock
tempo di lettura: 2 minuti
Era il 2006, Cosworth prima di ritirarsi aveva il motore più potente del paddock e anche il più economico. Però nemmeno Spyker era disposta a comprarselo. C’erano altre logiche, allora. Nel 2010 invece i clienti di Cosworth sono cinque: i quattro debuttanti (Campos, Lotus, Virgin e USF1) più la Williams che nel 2007 scartò i motori di Northampton per legarsi a Toyota.
Mark Gallagher, che cura il programma Cosworth per la Formula 1, è pronto a vedersela con i grandi team. A manipef1.com dice: “Abbiamo un’idea delle performance di Ferrari, Mercedes e Renault. Nessuno dei team che forniamo deve sentirsi limitato da Cosworth“.
L’unità ha otto cilindri e regime massimo a 18000 giri, come tutte le altre. E come nel 2006 sarà ancora quella più economica. Ma non vuol dire che sarà meno competitiva.
“Qualcuno – aggiunge Gallagher – ha messo in giro la storia che il motore Cosworth consuma troppo e che le squadre dovranno caricarsi più benzina. Sì, sulla base delle performance del 2006 è vero, perché allora c’erano altre regole e le condizioni erano diverse. Ma i nostri ingegneri hanno preso il problema di petto. La Williams sa a che punto siamo e ritiene che i nostri motori siano sufficientemente competitivi”.
La preoccupazione della Fia invece era un’altra: assicurarsi che Cosworth potesse effettivamente fornire più squadre contemporaneamente: “È una domanda lecita, ma la gente deve ricordarsi che ci sono stati degli anni in cui le squadre montavano motori nuovi il venerdì, il sabato e la domenica e noi dovevamo costruire 500 unità all’anno“.
Invece nel 2010 ogni pilota ha diritto a otto propulsori più due per i test. Rotture escluse, fanno in tutto cento motori per cinque team: “In termini di capacità produttiva – conclude Gallagher – è solo una frazione di quanto eravamo abituati a gestire”.