Austin, cos’è successo al pitstop della Ferrari. Ma non è colpa di Raikkonen
lunedì 24 ottobre 2016 · Gran Premi
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Cinquemila euro di multa per unsafe release alla Ferrari nel Gran Premio degli Stati Uniti dopo l’episodio al terzo pitstop di Raikkonen. La colpa è di un dado spanato, il team blocca la macchina prima che esca dalla pitlane, per la Fia comunque il pericolo resta e l’episodio va punito.
L’anno scorso lo stesso problema s’era verificato al Gran Premio d’Australia, alla posteriore sinistra, sempre con Raikkonen. Che spiegò:
During the first pit stop my finger slipped off the clutch button and the rear wheels spun for a moment. That ruined one of the rear wheel nuts
Sua la colpa quella volta. Stavolta la ripartenza è corretta, Raikkonen prima di accelerare aspetta il verde del semaforino sopra la piazzola della sosta. E il segnale è integrato con i sensori di coppia nelle pistole, per cui il sistema evidentemente legge che le ruote sono correttamente strette.
Il dado della posteriore destra però è spanato, dalla ruota parte una scarica di scintille, Raikkonen allora chiede istruzioni alla radio, gli rispondono che il problema “riguarda una pistola”, poi il muretto decide che è meglio parcheggiare:
I noticed afterwards that there were some sparks coming out and I asked if it was all ok and was told it was something with the wheel gun, but if the wheel was still on when I stopped, it wasn’t 100 percent how it should be, so we had to stop.
A quel punto Raikkonen che ha già passato l’ultimo garage innesta la retro per scendere verso i box. Teoricamente la manovra non sarebbe regolare. Tant’è che Mansell nel 1989 in Portogallo per la retromarcia in pitlane prese bandiera nera. Ma lui cercava di riguadagnare la piazzola della sosta perché s’era fermato troppo avanti; Kimi invece sostanzialmente risolve una situazione di potenziale pericolo per togliersi dalla traiettoria di uscita dai box. Perciò alla fine la Fia su questo non s’è pronunciata.