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La Formula 1 a Bari, intervista a Fabio Montecalvo: “Il valore aggiunto si chiama coraggio”
mercoledì 27 luglio 2016 · Esclusive
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Baku, Sochi, Singapore, Abu Dhabi: gli innesti recenti nel calendario della Formula 1 dicono che il futuro passa soprattutto per i circuiti cittadini. E domani può toccare a Bari. La notizia è fresca, rievoca il passato glorioso delle competizioni degli anni Cinquanta intorno ai padiglioni della Fiera del Levante. Dietro al progetto c’è Fabio Montecalvo, imprenditore, manager, eclettico, trasversale.
A F1WEB.it dice: “La nostra non è una proposta di gara. La nostra è una valutazione di investire in un business di altissimo livello, in un territorio di potenzialità di carattere internazionale. Il valore aggiunto si chiama coraggio, per chi si espone mettendoci faccia e idee”.
La Puglia e la Formula 1, allora: “Il risultato positivo sarebbe una burocrazia territoriale che sposi quello che un gruppo di autorevolissimi imprenditori vorrebbero realizzare in un territorio già apprezzato come altrettanto autorevole made in Italy nel mondo”.
Ma nel 2010 è fallito il progetto che doveva portare la Formula 1 all’Eur, inserirsi nel circuito della Formula 1 è un’impresa che rischia di fallire anche quando i presupposti sono i più solidi. Montecalvo sulla posizione di Ecclestone e della Fia non si sbilancia: “Se siamo qui, qualcosa ci sarà, in essere”.
Ovvero: “Noi per Bari ci siamo posti obiettivi garantiti da una nostra attenta pianificazione finanziaria, imprenditoriale e tanto altro. Ma soprattutto non risponderemo a detrattori inutili e ininfluenti. La Puglia merita una vetrina internazionale, il primo posto circa una evoluzione sociale, economica, culturale, sportiva”.
C’è un hashtag, #beatochimiPuglia, per lanciare e rilanciare sui social l’idea di Bari 2020: “Questa è come una candidatura alle Olimpiadi, si promuove la propria posizione come promotori dell’evento oggetto di interesse. E lo stiamo già facendo. Poi si promuove l’evento, ad assegnazione avvenuta. Lavoriamo e lavoreremo per farlo”.