Gran Premio di Monaco 2016 a Montecarlo: sintesi, risultati, classifiche… e penalità

domenica 29 maggio 2016 · Roundup
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Sfugge il poker a Rosberg, al signore incontrastato di Montecarlo dal 2013. Torna al vertice Hamilton che nel principato non s’imponeva dal 2008. Fu rocambolesco pure in quell’edizione: incidente, foratura, cambio gomme e rimonta. Con la Ferrari a naufragare all’epoca e naufragare tuttora: “Niente da recriminare, il team ha fatto tutto giusto”, assicura Fisichella. Da verificare. Ma se avesse ragione, sarebbe la conferma impietosa che la macchina non c’è. E la verità sta venendo fuori.

L’ordine d’arrivo. Vince Hamilton su Ricciardo e Perez. A punti Vettel, Alonso, Hulkenberg, Rosberg, Sainz, Button e Massa. Fuori Palmer, Raikkonen, Kvyat, Magnussen, Verstappen, Nasr ed Ericsson.

Il momento chiave. Al giro 32 la Red Bull chiama dentro Ricciardo per le gomme d’asciutto. Che però non sono pronte: “Errore di comunicazione”, scrive il team su Twitter. Hamilton che ha appena fatto il cambio torna davanti e intasca la vittoria. Il boccone è amaro, Ricciardo sabato era l’unico che sorrideva, al traguardo è il più nero di tutti: “È la seconda volta che mi fregano in due gare. Fa male”.

Il migliore. Chiaramente Hamilton. Perché è vero che la Red Bull l’aiuta, ma lui prima s’aiuta da solo: quando tutti passano alle intermedie mantiene le gomme da bagnato estremo per fare una sosta in meno e passare direttamente alle ultrasoft. Recuperando tutto quello che ha perso nel primo stint dietro a Rosberg.

Il peggiore. Max Verstappen, che d’accordo non è l’unico a sbagliare tra pozzanghere e guardrail, ma lui doveva dimostrare di essere grande davvero dopo l’exploit di Barcellona. Invece nel weekend di Montecarlo fa tre errori, sbatte in qualifica alle piscine, in prova e in gara al casinò. Altalenante. Forse troppo per un top team.

Le penalità. Una sfilza. Retrocessione di tre posti a Montréal e 2 punti di penalità sulla superlicenza a Ericsson per l’incidente con Nasr; stessa sanzione a Kvyat per l’incidente con Magnussen; due stop-and-go di 10 secondi a Wehrlein, uno per inosservanza delle bandiere blu, l’altro per infrazione in regime di virtual safety car, più 4 punti sulla superlicenza; 10 secondi di retrocessione e 2 punti anche a Bottas per la collisione con Gutierrez. Nessun provvedimento per Raikkonen che dopo l’incidente al Loews continua con l’ala rotta, né per Hamilton che taglia l’apice del cordolo alla chicane del porto nel duello con Ricciardo.

Il piacere di saperlo. Montecarlo continua a colonizzare l’acqua: il gruppo Bouygues nel 2014 ha vinto l’appalto per costruire un’isola artificiale tra il porto e la spiaggia di Larvotto. Non è escluso che il circuito per la Formula 1 possa deviare prima del tunnel per entrare nel nuovo complesso extra lusso.

Numeri e statistiche. La McLaren celebrava il cinquantesimo anniversario dal debutto. Ricciardo è l’undicesimo pilota che conquista a Montecarlo la prima pole della carriera: prima di lui Fangio, Brooks, Clark, Stewart, Fittipaldi, Watson, Pironi, Schumacher, Frentzen e Trulli.

Nel mondiale piloti: Rosberg 106, Hamilton 82 (-24), Ricciardo 66 (-40), Raikkonen 61 (-45), Vettel 60 (-46). Nel mondiale costruttori: Mercedes 188, Ferrari 121 (-67), Red Bull 112 (-76), Williams 66 (-122).

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