Quelle partenze “con una mano sola”: Ferrari batte tutti a Melbourne

mercoledì 23 marzo 2016 · Tecnica
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Nella parte mezza piena del bicchiere, la Ferrari a Melbourne mette la partenza. Prodigiosa, dopo la prima curva ha fiondato Vettel e Raikkonen in testa al Gran Premio d’Australia: “Due missili”, diceva Maurizio Arrivabene.

La scuderia del cavallino è quella che ha lavorato meglio di tutte su una filosofia che riporta la Formula 1 al passato: la partenza con un solo paddle della frizione dietro al volante, quando invece fino all’anno scorso se ne usavano due, uno a destra e uno a sinistra.

Si tratta di una novità che segue la linea della responsabilizzazione dei piloti, tende a smantellare ulteriormente il concetto delle partenze assistite dopo che in Belgio nel 2015 già era arrivato il divieto di qualunque dispositivo elettronico per individuare il punto di stacco.

Non vuol dire che l’altra leva scompare: eventualmente è un aiuto per cavarsi d’impaccio, per esempio dopo un testacoda o in caso di stallo. Di qui la necessità di una nota di Charlie Whiting per chiarire che anche montando due leve “alla partenza bisogna gestire la macchina con una mano sola“. Soprattutto, alle verifiche tecniche vige l’obbligo di “dimostrare senza ombra di dubbio che ogni leva funziona in modo indipendente dall’altra e dalla centralina”.

Sulla Mercedes evidentemente il sistema va ancora messo a punto. “Non so dire se è stato un problema software o hardware, o ancora una reazione lenta. Però – confessa Toto Wolff a motorsport.com – già le partenze che avevamo provato sabato mattina non erano state buone”.

C’entra anche il giro di vite sulla radio: “In passato – continua Wolff – se un pilota non si avviava bene nel giro di formazione c’era la possibilità di vedere quanto fosse lo slittamento. Se non puoi correggerlo la differenza si vede”.

Senza contare che a Melbourne un’altra avversità è scaturita dalla ripetizione del giro di formazione a causa dello stop di Kvyat. Le temperature si sono alzate, i piloti hanno avuto altre variabili da gestire. È probabile che Hamilton e Rosberg si siano persi qualcosa. Mentre i ferraristi hanno tenuto botta meglio di tutti.

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