15 milioni per comprare una Manor ad Haryanto. Che non ha i punti di superlicenza

lunedì 14 dicembre 2015 · Mercato
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Dici Haryanto e ti viene in mente Yoong. Prima di tutto per ragioni geografiche, indonesiano uno, malese l’altro. Secondo perché la politica dell’accesso in Formula 1 grossomodo è la stessa: un pesante sovvenzionamento del governo, la richiesta di uno spazio sulla livrea della macchina per fare promozione alle compagnie a partecipazione statale, la garanzia di qualche esibizione in giro per il paese.

Yoong fu meteora triste, lenta e pasticciona alla Minardi tra il 2001 e il 2002. Faceva più testacoda che chilometri. Capitò anche male, contro Alonso e Webber. Ma aveva una compagna da sballo, Arianna Teoh, miss Malesia nel 1998. Per il resto, nessuna nota di rilievo.

Haryanto oggi ne segue le tracce, il governo di Jakarta attraverso il ministero per la gioventù e lo sport gli ha messo a disposizione 15 milioni di euro “per gareggiare nel mondiale del 2016 con la Manor”. Lo scrive Imam Nahrawi nella lettera che il manager di Haryanto s’è affrettato a mettere su Twitter.

Non è detto che corra lui perché ormai con le cifre si gioca a carte scoperte e da qui a marzo può venire fuori un’altra offerta. Improbabile, ma possibile.

Piuttosto c’è la questione della superlicenza che dall’anno prossimo, in base al nuovo regolamento, è subordinata a due requisiti: la maggiore età e l’accumulo di 40 punti di apprendistato nelle categorie minori.

Haryanto è del ’93 per cui rispetto al primo requisito è ok. Quanto ai punti invece, secondo lo schema di calcolo di f1fanatic.co.uk, malgrado venga dal quarto posto in GP2 ne ha solamente 20. Qui entra in gioco una clausola di quelle che la Federazione con sapienza malefica infila nelle norme per cavarsi d’impaccio. In pratica pure chi non raggiunge la soglia minima può guadagnarsi il patentino fatato “se ha avuto la licenza negli ultimi tre anni” e se la Fia “gli riconosce abilità costanti e significative in monoposto”.

Haryanto qualche test qua e là l’ha fatto, all’inizio di dicembre c’era lui sulla Manor ad Abu Dhabi. Soprattutto, i finanziamenti dell’Indonesia fanno bene a tutto l’indotto del circo. Per cui in effetti lo scoglio non c’è e l’asta si chiude.

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