Gettoni per tutto l’anno anche nel 2016: a Ginevra i motoristi si fanno le regole da soli
sabato 17 ottobre 2015 · Regolamenti
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S’è riunita a Ginevra la Commissione Tecnica della Federazione, l’organismo che oltre a Jean Todt e ai rappresentanti della Fia coinvolge direttamente Mercedes, Ferrari, Honda e Renault. I motoristi, praticamente. Senza i loro clienti. Della serie: cantarsela e suonarsela, nel senso che dall’incontro è venuto fuori un emendamento determinante che interviene sulla libertà di sviluppo e sulle regole di fornitura.
Punto primo: nel 2016 i gettoni che il regolamento avrebbe concesso all’innovazione delle unità dovevano essere 25, invece salgono a 32 come quelli che le squadre si sono già spese quest’anno. E come quest’anno i jolly si possono ancora impiegare nell’arco del campionato e non sono vincolati al periodo invernale.
Diventa legge in pratica una procedura che a febbraio era scaturita da una svista nella redazione delle norme tecniche. Perché in principio la Fia aveva immaginato che i bonus si dovessero giocare prima dell’omologazione e invece all’inizio del 2015 per via di un buco nelle regole – chissà quanto involontario – ha dovuto aprire la porta agli step scaglionati.
Significa che anche nel 2016 le squadre possono portare in pista con cadenza programmata delle novità nelle aree d’intervento che ammette il regolamento. Ad ogni modo, il progetto di riferimento resta quello che è stato depositato all’inizio dell’era ibrida.
L’altro punto, non meno rilevante, è l’abolizione della norma che obbliga ogni motorista a correre con le unità conformi a quelle omologate per la stagione in corso. Per dirla con un esempio: quest’anno la Ferrari ha dato a Manor i motori di un anno fa, ma c’è voluta una deroga ufficiale perché ai sensi del regolamento tutte le unità della stessa marca dovevano equipararsi. Sviluppi a parte: perciò Mercedes s’è nascosta qualcosa con la Williams.
Dall’anno prossimo invece la regolamentazione si fa più flessibile, introduce automaticamente la possibilità di rifilare ai clienti i progetti dell’anno precedente, per cui esclude l’obbligo del trattamento paritario.
Niente di definitivo, comunque, dal momento che ogni delibera della Commissione Tecnica deve passare per il Consiglio Mondiale prima che sia legge a tutti gli effetti. Ma normalmente il Consiglio si limita a ratificare. Per cui all’atto pratico oggi esistono davvero i presupposti regolamentari che autorizzano Ferrari o Mercedes a impostare eventualmente un contratto limitativo con Red Bull.