Turchia, Button inafferrabile. Gli avversari: “Il campionato è chiuso”
domenica 7 giugno 2009 · Gran Premi
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Come Clark nel 1965, come Schumacher nel 1994 e nel 2004: Button fa sua la sesta di 7 corse disputate. È la legge del più forte: intoccabile, inafferrabile, Jenson per la stampa è già “il solito” Jenson.
Si porta a +26 su Barrichello, +32 su Vettel che scatta dalla pole e ingarbuglia la sua gara al primo giro, quando esce dalla traiettoria ideale alla curva 10, va sullo sporco e lascia sfilare Button.
A quel punto Jenson ha già la gara in pugno, perché la Brawn è su 2 soste, la Red Bull su 3. Alla fine Sebastian perde anche il secondo posto a vantaggio di Webber, si assume la responsabilità dell’errore, ma avverte: “Non ha fatto molta differenza, perché Jenson oggi era comunque troppo veloce per noi”.
A Istanbul la Brawn era su un altro pianeta: nuova l’ala anteriore, nuovi i deflettori laterali, nuovi gli elementi della sospensione posteriore, la risposta a chi immaginava che la BGP001 di Ross the Boss fosse già al limite con lo sviluppo tecnico.
Invece lascia gli avversari a pezzi. Lo dice esplicitamente anche Hamilton: “Non sono distacchi che si possono recuperare. Dobbiamo puntare sull’anno prossimo”. Lo ribadisce Briatore: “Dal mio punto di vista il campionato è già chiuso”.
Perde contatto pure la Ferrari, che a Monaco sembrava sulla via del recupero. E forse, come McLaren e Renault, anche il Cavallino ha già la testa al 2010. Ammesso che certi costruttori abbiano ancora voglia di correre nella Formula 1 di Max Mosley, che viaggia inesorabile verso una spaccatura che pare insanabile.