Ecclestone fa un regalo all’Italia: la gara di Hockenheim si recupera a Milano Malpensa
mercoledì 1 aprile 2015 · Politica
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Non gli garbava la casellina vuota nel calendario del campionato del mondo. E così Bernie Ecclestone quando ha capito che per il Gran Premio di Germania non c’erano chance, prima ancora che la Federazione annunciasse ufficialmente la cancellazione della tappa di Hockenheim, s’è messo a cercare una sede alternativa per fare in modo che nel 2015 si corressero comunque venti gare.
La notizia adesso arriva direttamente dalla Fia: il Gran Premio che si sarebbe tenuto in Germania si correrà invece a Milano Malpensa il 19 luglio, nella stessa data che la bozza del calendario aveva assegnato a Hockenheim, vale a dire in pieno svolgimento dell’Expo ai padiglioni di Rho.
È un’idea che Ecclestone ha partorito all’inizio di marzo, quando è stato in Italia per una transazione finanziaria a nome della figlia con un gruppo immobiliare di Milano: “Il nostro aereo da Londra è atterrato a Malpensa. Ho visto degli spazi enormi e ho immaginato una pista non permanente per farci un Gran Premio. Ci sono i parcheggi e ci sono gli hotel. È perfetto. Ne ho parlato ai politici e agli amministratori, insomma alla gente che conta. Non ci ho messo molto a convincerli”.
Il secondo passo è stato anche più veloce: a metà marzo Hermann Tilke già aveva la bozza del tracciato, un circuito nello stile di quello dove nel 1950 era iniziato il mondiale di Formula 1 tra gli hangar di Silverstone. Misurerà poco più di quattro chilometri, sfrutterà le piste di atterraggio, decollo e raccordo dell’aeroporto di Malpensa, con i box e la pit-lane in prossimità del terminal 2.
Su un punto però Ecclestone è inamovibile: “Questa è una concessione solo per quest’anno. Qualcuno si sarebbe aspettato che recuperassimo la gara in un autodromo vero, ma so già cosa mi avrebbero risposto gli organizzatori. Avrebbero chiesto troppi soldi e avrebbero preteso di ospitare la gara per cinque, sei o sette anni. Non mi piace la gente che vuole tenermi per le palle”.