Barcellona, la Ferrari si conferma ma professa cautela. E al box arriva Marchionne
lunedì 23 febbraio 2015 · Test
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Perde appeal come marchio e perde terreno anche sui social network. Ma in pista, dove la reputazione conta di più, il Cavallino di Maranello comincia a rialzare la testa: “Mi pare che i cambiamenti siano stati fatti nella giusta direzione. Adesso – confessa Raikkonen – c’è una bella atmosfera”.
Ha voluto respirarla anche Sergio Marchionne, che sabato era al box quando Vettel con gomme fredde e pista umidiccia s’era insabbiato nel giro di ricognizione: “Stavo dormendo. Il minimo che potessi fare era aiutare la squadra a ripulire la macchina dalla ghiaia”.
Positivo comunque il bilancio globale perché la Ferrari a Barcellona trova le conferme che cerca. Sul fronte dell’affidabilità come su quello della prestazione: mette insieme 345 giri, nella classifica assoluta marca il quarto tempo con Raikkonen.
E Marchionne si rincuora: “Pensavo peggio. Ma aspettiamo. Quando il mondiale arriverà in Spagna avremo le idee più chiare”.
Anche perché resta il giallo sullo stato di forma della concorrenza: Red Bull va a corrente alterna, Mercedes fa melina, McLaren gira poco e non dirime il mistero sull’incidente di Alonso. Perciò anche Vettel rimarca: “Noi riusciamo a girare senza troppi problemi, ma è veramente difficile stabilire dove siamo rispetto agli altri“.
C’è l’impressione fondata che le carte non siano tutte scoperte. Anche Arrivabene resta coi piedi per terra: “Non sono tanto pazzo da cambiare il nostro obiettivo. Che resta sempre lo stesso, vincere due gare”.
Ribadisce sostanzialmente quello che Marchionne anticipava al pranzo di Natale. Ma si impegna con una promessa: “Se vinciamo quattro corse vado scalzo per cento chilometri sulle colline di Maranello”.
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