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Polifunzionalità e nuove strutture: così l’autodromo di Imola ha cambiato volto
venerdì 23 gennaio 2015 · Esclusive
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Risale al 2006 l’ultimo Gran Premio di San Marino a Imola. La Fia all’epoca s’era incaponita sulle strutture. Oggi la pista è in regola con gli standard che la Federazione pretende per la Formula 1. Lo conferma a F1WEB.it il dottor Pietro Benvenuti, da gennaio 2012 è il direttore generale dell’autodromo.
“A giugno – racconta – Charlie Whiting, il delegato della Fia per la sicurezza degli autodromi, ha ispezionato il circuito riconfermando la licenza di 1° grado, che scadrà a giugno 2017. Il che significa l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari dispone di tutti i requisiti tecnici di pista per poter ospitare qualunque gara Fia. Quindi anche la Formula 1”.
Che però dopo il 2006 non è tornata: “Perché non è un problema di struttura, ma dei costi che si devono sostenere per poter ospitare un Gran Premio di Formula 1. Nel contesto attuale, nessuna struttura è in grado di sostenerli senza il supporto delle istituzioni politiche o di un munifico sponsor”.
Perciò ci vuole un cambio di rotta: “Ritengo che tutto il mondo della Formula 1 vada riconsiderato tenendo conto delle mutate condizioni economiche, per non correre il rischio di non calcare più i palcoscenici di quegli autodromi che hanno creato il mito della Formula 1 stessa”.
Come Imola. E come Monza che pure rischia perché non è chiaro quali sono i provvedimenti che il Governo ha intenzione di varare a favore degli autodromi in Italia. Sta di fatto che “l’Italia – avverte Benvenuti – non può e non deve perdere il suo Gran Premio. È chiaro che la situazione è molto complicata e credo che si debbano unire tutte le forze per raggiungere il risultato. Da parte nostra abbiamo dato la disponibilità a valutare eventuali proposte ma sempre partendo dal presupposto che ci debba essere una sostenibilità economica”.
Soprattutto, oggi un autodromo non può vivere solo di motor sport: “Il filo conduttore della gestione deve essere quello della polifunzionalità. Il piano triennale presentato lo scorso anno va decisamente in quella direzione”.
Infatti il volto dell’autodromo di Imola è già cambiato: “Il Museo Checco Costa ne è un esempio, con una serie di mostre di notevole spessore che sono in via di definizione”. Insomma non solo motori, ma anche eventi, concerti e mostre: “C’è il ritorno della grande musica, con il concerto degli AC/DC a luglio. Sarà l’unica tappa italiana della band. Senza comunque dimenticare gli eventi motoristici, come il Mondiale Superbike, la European Le Mans Series e l’arrivo della tappa del Giro d’Italia di ciclismo, che confermano l’Enzo e Dino Ferrari al centro dell’attività a due e quattro ruote nazionale ed internazionale”.