Massa, Raikkonen e (soprattutto) Bianchi: tutti gli incidenti più seri del 2014

lunedì 22 dicembre 2014 · Amarcord
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Gran Premio di Malesia. In Australia era già fuori quando era arrivato il temporale in qualifica. Il battesimo dell’acqua è disastroso per Ericsson che sbanda alla curva 3, esce rovinosamente nella via di fuga, rimbalza contro il guard-rail e torna in pista. Gutierrez per un niente non lo centra.

Gran Premio del Bahrain. Torna in pista dopo il pit-stop, manca il punto di frenata a gomme fredde, sperona Gutierrez che tutto tranquillo sta impostando la prima curva, gli fa da montacarichi e lo manda in tonneau. Maldonado per poco non fa una strage. Perde (solo) cinque posizioni in griglia a Shanghai e sconta (solo) tre punti di penalità sulla superlicenza.

Gran Premio del Canada. Quando comincia il calvario delle Mercedes, parte la caccia all’uomo. Massa nell’ultimo stint ha più birra di tutti, firma il giro record, poi all’ultimo giro si abbatte su Perez alla staccata della prima curva. Si schiantano entrambi nelle barriere, Vettel la scampa d’un soffio e sale a podio.

Gran Premio di Gran Bretagna. Non è colpa sua se trova un avvallamento tra il cordolo e la via di fuga. Ma lui dopo l’escursione si fionda in pista a razzo, perde il controllo sull’erba e si gira in mezzo al gruppo: Raikkonen al via sfascia il semiasse posteriore alla Williams di Massa, si schianta e riporta una contusione alla caviglia sinistra. Più tardi Gutierrez assesta una botta a Maldonado e quasi lo fa capottare, un po’ per contraccambiare l’incidente del Bahrain.

Gran Premio di Germania. È il cedimento del disco del freno anteriore destro a determinare l’uscita di Hamilton in qualifica, un impatto da 30g contro le barriere del Motodrom. Alla partenza Massa colleziona il terzo incidente in quattro gare, capotta alla prima curva per mano di Magnussen che lo sperona dall’interno. Per i commissari la faccenda è chiusa senza sanzioni.

Gran Premio del Giappone. Bianchi  esce di pista al giro 43 alla curva Dunlop, nel punto in cui s’è già schiantato Sutil. I commissari stanno spostando la Sauber con la ruspa, la Marussia va a sbatterci di fianco e s’infila sotto lo scudo posteriore. La Fia solamente tre ore e mezza dopo i fatti rilascia il primo comunicato, riferisce di “un trauma cranico serio” e della necessità di passare in terapia intensiva al termine di un intervento complesso al cervello. Il paddock comincia a pregare. E prega ancora.

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