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Incidente stradale, è morto Nigel Stepney, la “mente” della spy-story

venerdì 2 maggio 2014 · Fuori tema
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È successo nel Kent, in circostanze drammatiche che la polizia deve ancora approfondire: è morto Nigel Stepney, aveva parcheggiato il furgone al lato della carreggiata, è rientrato in corsia davanti a un camion che l’ha travolto. Aveva 56 anni, lascia la compagna e la figlia.

In Formula 1 comincia con la Shadow nel 1977, poi finisce alla Lotus e di lì prima alla Benetton e poi alla Ferrari con Schumacher. Proprio Schumi, nel 2000 lo investe nei box al pit-stop a Barcellona e gli procura la frattura della tibia.

Stepney però la fama se la conquista tutta nel 2007 con la spy-story. Cerca il posto di Ross Brawn al muretto, invece finisce a ricoprire un ruolo minore, “spostato allo sviluppo performance, trattato come un traditore – racconta al Sunday Times – perché non volevo più viaggiare. Mi hanno schiacciato appena ho contestato il sistema. In Italia andare contro la Ferrari è come attaccare il Vaticano”.

Per ripicca allora mette in piedi il sabotaggio della macchina di Raikkonen prima del Gran Premio di Montecarlo: polvere bianca nel serbatoio, mischiata al carburante deve bloccare il motore. Soprattutto, passa tutto il carteggio del progetto della rossa a Mike Coughlan e alla McLaren che perciò si becca un milione di dollari di multa dalla Fia con la cancellazione di tutti i punti.

Nel processo penale, Stepney in Italia nel 2010 patteggia un anno e 8 mesi, con sospensione, più 600 euro di multa. Lavora anche a un’autobiografia che poi viene bloccata. Secondo lui perché qualcuno ha fatto pressioni.

Allo scadere del periodo d’interdizione, torna a lavorare in Gran Turismo, lascia Serramazzoni  e la Romagna, si stabilisce un’altra volta in Inghilterra. Lì, l’incidente.

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