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Questa è rivoluzione: Pirelli stravolge mescola e struttura delle gomme

giovedì 16 maggio 2013 · Tecnica
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La lotteria dei pneumatici spaccava il paddock pure un anno fa. Montezemolo sbottava: “Questo è un campionato basato sulle gomme. E non mi piace”. Lunedì dopo il Gran Premio di Spagna, il siluro l’ha tirato Mateschitz: “Non sono più corse, sta diventando il campionato della gestione delle gomme”.

Cambiano gli equilibri, la sostanza delle lagne invece no. Ma stavolta era strabiliato anche Ecclestone: “Non era questo che volevamo”.

Adesso Pirelli reagisce e sforna le nuove gomme. Non è la prima volta che mischia le carte a campionato in corso: l’ha fatto almeno una volta all’anno, nel 2011 e ancora nel 2012; in Spagna domenica la casa della Bicocca ripristinava una mescola più dura per allungare gli stint di corsa.

L’elemento drastico di novità è che la modifica ulteriore interessa tutte le gradazioni, in termini di compound quanto di struttura. E non era mai capitato che l’intervento fosse così massiccio.

Lo spunto a Barcellona: “Il numero delle soste – annota Paul Hembery – è stato troppo alto. Per via del fatto che i test sono limitati, è chiaro che la nostra prima idea su quelli che dovevano essere i pneumatici del 2013 era troppo orientata alla performance rispetto alle regole attuali”. Ma le gomme già nei test non avevano convinto abbastanza.

Di qui la decisione di cambiare la direzione di sviluppo attraverso un intervento che Hembery ipotizzava per Silverstone e che invece d’urgenza Pirelli ha voluto anticipare di tre settimane al Gran Premio del Canada nel week-end del 9 giugno: “Sappiamo sempre muoverci rapidamente”. Adesso devono muoversi anche le squadre.

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