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Barcellona, arriva Alonso: “La Ferrari risponde bene”. E fa il miglior tempo
giovedì 21 febbraio 2013 · Test
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La preparazione fisica prima di tutto, “perché a partire dall’inizio del Mondiale sarà un tour de force fino al 20 novembre”. Così, Fernando Alonso alla fine di gennaio si chiamava fuori dai test di Jerez e lasciava l’incombenza a Felipe Massa e Pedro de la Rosa.
Poi è circolata la voce che l’assenza fosse dovuta alla necessità di recuperare dall’incrinatura di una costola a seguito di una gara di kart, forse il Desafio das Estrelas in Brasile. Falsità, rispondeva la Ferrari il 9 febbraio su Twitter: “È evidente quanto si stia allenando Fernando al momento”.
Alonso sabato pomeriggio alla vigilia di un week-end in Val Gardena prima di partire alla volta di Barcellona, via social network faceva il bilancio delle ultime tre settimane di allenamento: 936 chilometri in bici, 91 di corsa, 8 ore di nuoto, 7 in palestra più altre 14 ore trascorse fra sci, tennis e calcio. Se non racconta balle sui numeri, non s’è mai infortunato.
Nando si è calato nell’abitacolo quando tutti gli altri l’avevano già fatto. Martedì dopo i primi chilometri raccontava: “Le sensazioni che si provano alla guida sono molto simili rispetto a quelle dell’anno scorso, nel senso che non è come quando siamo passati per esempio dalle Bridgestone alle Pirelli, perché dal 2012 al 2013 i regolamenti non sono cambiati”.
La rossa invece è cambiata eccome: “Cominciare con questa macchina è stato completamente diverso se penso al debutto della vettura dell’anno scorso”. L’aveva detto anche Massa a Jerez, che la F138 rispetto alla F2012 sta su un altro pianeta.
La sua parte di test, Fernando la chiude con il miglior tempo di giornata, 1:21.875, prima di lasciare la macchina a Massa. Il bilancio è positivo: “Abbiamo provato diverse configurazioni aerodinamiche, con modifiche di set-up per capire la risposta delle gomme. Ad ogni modifica che apportiamo – spiega Fernando – la macchina si comporta come mi aspetto. Adesso iniziamo a concentrarci sulle performance”.