Formula vintage: dopo Lotus, forse torna anche Brabham

mercoledì 2 gennaio 2013 · Dal paddock
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È il vintage delle riproposizioni nostalgiche che agitano il marketing. Dopo il ritorno di Lotus, esiste un progetto per riportare anche la Brabham nei Gran Premi. Ne dà conferma direttamente David Brabham, il figlio di Sir Jack, nell’intervista rilasciata a Totalrace.

L’idea non è inedita perché il gruppo Formtech l’aveva valutata nel 2009 quando Max Mosley aveva lanciato la campagna di reclutamento delle nuove squadre, poi la candidatura era stata respinta per mancanza di basi finanziarie.

Il caso della reincarnazione della Lotus comunque insegna che gli aspetti legali sono complessi per la licenza d’impiego di loghi e denominazioni in disuso. Tant’è che pure per il marchio Brabham esiste una diatriba sui diritti.

Nel 2010 la famiglia Brabham contestò in tribunale il progetto di Formtech. Oggi David Brabham rivela che la questione “è risolta per il 98 percento, dopo di che stabiliremo cosa fare”.

Fondata da Jack Brabham con il supporto di Ron Tauranac, la Brabham doveva debuttare sotto la denominazione di Motor Racing Developments, che in acronimo diventava MRD e non piaceva ai francesi perché produceva assonanze pericolose. Negli anni Settanta è passata nelle mani di Bernie Ecclestone. Ha gareggiato dal 1962 al 1992, ha vinto 35 Gran Premi, 4 Mondiali Piloti e 2 Costruttori. Poi è rimasta stritolata dalla difficoltà economiche. All’ultima partecipazione iridata, in Ungheria il 16 agosto 1992, si è presa ingloriosamente quattro giri di ritardo dal leader della corsa.

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