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Gran Premio di Corea 2012, gara

domenica 14 ottobre 2012 · Roundup
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Il sovrano d’Oriente è lui. Singapore, Giappone e Sud Corea, tre corse e tre vittorie: Sebastian Vettel torna al comando del Mondiale. Favoriti? “Per niente – dice Chris Horner – perché dobbiamo sempre arrivare in Brasile”. Red Bull nel frattempo è la prima squadra che fa doppietta nel 2012.

Quasi perfetto. Brucia Webber alla partenza e lì mette al sicuro il 90 percento della vittoria. Ma fa un dritto nel finale e poi la squadra via radio gli deve tirare il freno perché l’anteriore destra sta per andare a brandelli. Non è del tutto impeccabile, ma Vettel il colpaccio lo fa comunque.

Cavallino sbilenco. Alonso arriva al terzo posto, ma la rossa che va più forte a Yeongam non è la sua. Massa gli fa sentire il fiato sul collo e poi alza il piede: “Ho rallentato, non poco. Abbastanza. Del resto Fernando – dice Felipe – lotta per il campionato. Per lui conta ogni punto”.

Piegati. È nera la giornata della McLaren: Button non fa nemmeno un giro perché resta coinvolto negli incidenti al via; Hamilton soffre problemi di ogni tipo, riconducibili comunque a un’anomalia della sospensione. Chiude decimo. Così Woking perde il secondo posto nel Mondiale a vantaggio della Ferrari.

Regressione. Solo sette giorni di pausa, ma il podio di Suzuka sembra di un’altra epoca, perché Kobayashi al via mette fuori gioco Button e Rosberg. Si giustifica: “Non potevo andare da nessuna parte”. Ma arrivava come un missile…

Ottimisti. Pirelli alla vigilia valutava la chance della sosta unica. Ma dopo 15 giri c’era un tappeto di riccioli di gomma come poche volte s’era visto. Per cui alla fine tra morbide e super morbide almeno il doppio stop era obbligato. Webber annota: “Questa gara è stata un esercizio di gestione delle gomme”.

Impreparati. Dieci giri di bandiere gialle per spostare la macchina di Rosberg, poi un brandello di erba sintetica che nel finale si stacca dalla sede oltre il cordolo e si avvinghia al deflettore destro della McLaren di Hamilton. L’organizzazione coreana non ne esce a testa alta. Ed è comunque la terza edizione.

Previdente. Per ritirare la coppa della squadra, Adrian Newey sale sul podio con la maschera da sub per proteggersi dagli attacchi a base di champagne: “In passato mi è capitato di avere problemi agli occhi. Lo champagne può bruciare tantissimo”.

Wanted. L’India ha emesso un mandato d’arresto contro Vijay Mallya che oltre a essere comproprietario di Force India detiene anche – e soprattutto – la compagnia Kingfisher Airlines che non ha i conti propriamente in buono stato. GVK, la società indiana di gestione aeroportuale, ha denunciato pagamenti con assegni a vuoto.

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