Ecclestone dovunque, pure in politica: la spinta a Mosley e il contributo a Blair
mercoledì 6 giugno 2012 · Politica
tempo di lettura: 2 minuti
Ha le mani dovunque, pure in politica. Bernie Ecclestone nel 2005 alla vigilia delle elezioni in Gran Bretagna si è mosso per cercare di assicurare un posto a Max Mosley. L’ha rivelato David Davis, del partito conservatore inglese, al Daily Mail.
Il percorso è tortuoso, ma dà credito all’asse tra Bernie e Mad Max prima che l’intesa si incrinasse per mezzo dello scandalo sessuale del 2008. Ecclestone avrebbe incaricato Alan Curtis, l’ex dirigente di Lotus Cars, di perorare la causa di Mosley verso il partito. Davis racconta:
Mi disse Curtis che Mr. Ecclestone voleva aiutare Mr. Mosley ad ottenere una poltrona nel partito e che se ci fosse riuscito allora ci saremmo potuti aspettare un serio contributo da parte di Mr. Ecclestone. Risposi che certe cose non le facciamo e poi non ne ho saputo più niente.
Curtis non nega l’incontro. Però precisa: “Non posso credere di aver detto che Ecclestone avrebbe sostenuto il partito”. Bernie da parte sua aggiunge: “Non immagino che sia successo”. E Mosley chiude: “L’idea è amorevole, ma per quanto mi riguarda non ha alcuna connessione con la realtà”.
Ecclestone si è già sporcato con la politica. Nel 1997 alla vigilia delle elezioni che portano Tony Blair a Downing Street versa un milione di sterline al partito laburista che poi ammorbidisce i divieti delle sponsorizzazioni dei prodotti del tabacco in Formula 1. L’Inghilterra insorge, il partito restituisce i soldi.
Dall’anno scorso Ecclestone è implicato nel caso di frode fiscale di Gerhard Gribkowsky, che proprio da Bernie avrebbe intascato bustarelle per favorire CVC nell’acquisizione dei diritti commerciali della Formula 1 dopo il fallimento di Leo Kirch.