Il grande esodo: Pat Fry chiama i tecnici della McLaren verso la Ferrari

venerdì 6 gennaio 2012 · Mercato
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Tutti in partenza da Woking con destinazione Maranello. E tutti con solida e decennale esperienza nel campo dell’aerodinamica. Non è un segreto che la Ferrari lavori per coprire i vuoti in un reparto in cui sta soffrendo.

“Abbiamo una lunga tradizione nell’ingegneria meccanica, ma – ammette Luca di Montezemolo – non abbiamo tradizione nell’aerodinamica”. La FIA nel 2009 ha tagliato alette e appendici attraverso una rivoluzione epocale dei regolamenti tecnici. Ma l’aerodinamica nelle prestazioni conta ancora “fino al 90 percento”, secondo quanto stimava Stefano Domenicali a Monte-Carlo nell’intervista ad Auto Bild.

Perciò il Cavallino ha già richiamato Rory Byrne. Ma il grosso della spesa lo sta facendo in casa della McLaren.

È una specie di mercato di riparazione che va avanti da due anni. È cominciato nel 2010 con Pat Fry che un po’ alla volta si è portato dietro i fedelissimi. Come fece Ross Brawn quando si spostò dalla Benetton alla Scuderia.

Sulla scia di Fry sono arrivati Giacomo Tortora, Rupad Darek, Chris Heal, Lawrence Hodge e Ioannis Veloudis. Doveva seguirli anche John Iley che poi ha trovato posto alla Caterham.

È ambigua invece la posizione di Marcin Budkowski. Ha già lavorato con la rossa alla fluidodinamica numerica dal 2003 al 2007 prima di spostarsi alla McLaren. Ufficialmente si prende un anno sabbatico. Prima del viaggio inverso che può portarlo un’altra volta al Cavallino nel 2013.

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