PHOTO CREDIT · Scuderia Ferrari
Gran Premio del Brasile 2011, prove libere
venerdì 25 novembre 2011 · Roundup
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Campionato che si trascina stancamente verso la fine, con il titolo di vice che resta ancora da assegnare e l’interesse del pubblico ai minimi storici. Lewis Hamilton svetta nelle prove libere, Fernando Alonso rompe un motore, la Ferrari soffre le mescole morbide.
On-board. La novità più importante sulla Red Bull è la nuova telecamera personalizzata, annegata direttamente dentro il casco di Vettel. Si apprezzano tutte le vibrazioni a cui è sottoposta la testa dei piloti.
Toro Rosso. Il team di Faenza continua a crescere. Nei risultati e nello staff: Luca Furbatto è il nuovo capo progetto, arriva dopo 11 anni trascorsi alla McLaren.
Collaudatori. Ultima comparsata dell’anno per le terze guide: Hulkenberg in Force India, Grosjean in Renault, Vergne in Toro Rosso, Razia in Lotus e Charouz in HRT. Quello che sfoggia più orgoglio e presunzione è Vergne, che dopo i record ai test di Abu Dhabi dice: “Se avessi la possibilità di guidare una Red Bull, non farei peggio di Webber”.
Mercato. La Williams è sempre in trattativa con Raikkonen. E se il Congresso del Venezuela non blocca i fondi a sostegno di Maldonado significa che quello destinato ad andarsene è Barrichello. A meno che non trovi sponsor: “Ma se uno come Rubens dopo tutta l’esperienza che ha deve ancora pagare per correre – dice Massa – allora tanto vale smettere”.
Bilanci. Montezemolo fotografa la stagione della Ferrari: “È nata male, non abbiamo saputo interpretare bene il regolamento e non abbiamo osato in termini di tecnologia di progetto”.
Profitti. È una storia che in Brasile si ripete ogni anno: l’organizzazione chiede sovvenzioni esorbitanti e viene citata in giudizio per sperpero di denaro pubblico. Ma secondo il sito ufficiale “ogni real brasiliano investito nel Gran Premio ritorna triplicato nelle casse della città, con un ricavo paragonabile a quello del carnevale di Rio”.
