A Spa senza ala mobile all’Eau Rouge. Le squadre: “Una decisione sensata”
mercoledì 31 agosto 2011 · Regolamenti
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Paddy Lowe in conferenza stampa giovedì l’ha definita “una decisione sensata” che “non toglie niente allo spettacolo”: negare l’uso libero dell’ala mobile nelle prove libere e nelle qualifiche a Spa per impedirne l’attivazione sulla collina di Eau Rouge e Raidillon, dove l’anno scorso i piloti con gli f-duct sfrecciavano con una mano sola sul volante e con l’altra chiudevano le canalizzazioni nel cofano motore.
Il sistema era stato già proibito sotto il tunnel a Monte-Carlo. Per la corsa il problema non s’è posto perché comunque a differenza delle prove il DRS è azionato soltanto nel tratto stabilito dalla FIA, sul rettilineo del Kemmel, prima della staccata di Les Combes.
“Una restrizione – aggiunge Lowe – che bilancia i rischi in maniera appropriata, perché se l’ala avesse avuto un comportamento anomalo in quella curva, avremmo avuto grossi incidenti”.
Due le obiezioni. La prima: l’uso del DRS è facoltativo; per cui in teoria chi non se la sente di rischiare sull’Eau Rouge può anche desistere. La seconda: di curve estreme a Spa ce ne stanno tante, Pouhon e Blanchimont per esempio; e lì la FIA non ha imposto nessun divieto.
“Però all’Eau Rouge – sottolineava Ross Brawn – quello che fa la differenza è la velocità di approccio”. Perché per motivi di sicurezza il regolamento stabilisce che l’ala deve tornare comunque in posizione da pieno carico quando si schiaccia il freno, mentre invece dentro l’Eau Rouge si arriva in accelerazione dopo il rettilineo della Source.
“Eau Rouge – va avanti Brawn – è anche una curva in cui se hai un problema non c’è molto da fare. Altrove lasci l’acceleratore e riprendi il controllo della macchina”. E al Raidillon l’estensione della via di fuga è rimasta quella dei primi anni Cinquanta.