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Gran Premio del Bahrain 2025 a Sakhir: cos’è successo e chi ha vinto, il weekend in sintesi

domenica 13 aprile 2025 · Roundup
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Lo sfondo. I motoristi ridiscutono le regole del 2026 e il compromesso per il ritorno ai V10, ma non viene trovato l’accordo. Si dimette Robert Reid, uno dei vicepresidenti della Fia, con accuse gravissime verso ben Sulayem: “Non posso restare in un sistema che non riflette più i principi di trasparenza, governance e leadership collaborativa”.

Le novità tecniche. Le più importanti e più attese riguardano la Ferrari, che debutta con nuovo fondo e nuovo diffusore. Aggiornamenti minori per la McLaren ai condotti dei freni e per la Red Bull all’ala anteriore.

Venerdì. C’è una maxi infornata di giovani leve nella prima sessione di prove libere: Beganovic sulla Ferrari, Vesti sulla Mercedes, Iwasa sulla Red Bull, Drugovich sull’Aston Martin, Browning sulla Williams, e Hirakawa sull’Haas… dopo che a Suzuka era sull’Alpine. La McLaren comanda con mezzo secondo di vantaggio su Mercedes e Ferrari, sebbene Stella sostenga che Sakhir “è la pista più complessa per la MCL39 nella prima parte di campionato”. Alonso ha un problema bizzarro – e potenzialmente rischioso – con il volante.

Sabato. Piastri conquista la pole davanti a Russell, ma poi le Mercedes vengono retrocesse di una posizione per aver frainteso le istruzioni della direzione gara sulla ripartenza della sessione dopo l’incidente di Ocon in Q2; così, in prima fila sale Leclerc, mentre Norris è solo sesto, comunque davanti a Verstappen. Non è perfetta la Fia nella gestione di un’infrazione di Hulkenberg, che avanza in Q2 a scapito di Albon sebbene abbia violato i limiti della pista.

La gara. Non è la noia di Suzuka, ma nemmeno una corsa da urlo: Piastri corre da solo, la strategia della Ferrari è ultra conservativa, Norris deve pensare a rimontare e Russell con la Mercedes non vale la McLaren. Di mezzo, una safety car al giro 32 per detriti in pista. Poi, null’altro.

L’ordine d’arrivo. Piastri, Russell, Norris, Leclerc, Hamilton, Verstappen, Gasly, Ocon, Tsunoda e Bearman a punti. Ritirato solo Sainz.

Chi ha vinto. Piastri perché domina come Verstappen aveva dominato in Giappone, senza un solo momento di incertezza. Russell perché guida da dio nonostante l’elettronica in tilt; fa durare 24 giri le morbide nel giorno in cui quella mescola la Ferrari per eccesso di cautela non la prende nemmeno in considerazione. L’Haas che ribalta la qualifica: da P14 e P20 chiude con entrambe le auto a punti, in P8 e P10.

Chi ha perso. Norris che infila una scivolata dietro l’altra: stecca la qualifica, prende penalità per essersi posizionato fuori dalla piazzola al via e non mette a segno il sorpasso su Russell. Surclassato da Piastri, tutto il weekend: “Troppi errori e una gara disordinata”, ammette.

Le penalità. Cinque secondi a Norris per posizione irregolare sulla griglia e Doohan per ripetuta violazione dei limiti della pista. Hulkenberg viene squalificato per usura del fondo.

Oltre la pista. Jackie Stewart percorre un giro celebrativo sulla Tyrrell del ’73: il casco va all’asta per sostenere una campagna a favore dei malati di demenza e ha le firme di tutti i campioni del mondo in vita, incluso Schumacher che “l’ha firmato con l’aiuto della moglie”, dice la nota della famiglia.

Le statistiche. Pole e vittoria di Piastri sono le prime per la McLaren in Bahrain; e lui realizza il primo hat trick della carriera. Dall’inizio della stagione è la prima volta che entrambe le Red Bull prendono punti.

Le classifiche. Nel mondiale piloti: Norris 77, Piastri 74, Verstappen 69, Russell 63, Leclerc 32, Antonelli 30, Hamilton 25. Nel mondiale costruttori: McLaren 151, Mercedes 93, Red Bull 71, Ferrari 57.

Accadde oggi. Il 13 aprile 1986 si corre a Jerez de la Frontera e grazie alla Williams si vedono per la prima volta le termocoperte in Formula 1, diventano un must-have, l’intuizione è attribuita a Mike Drury che produce giacche a vento. Accadde oggi, la Formula 1 in 366 giorni dal 1950 all’era moderna, 270 pagine a prezzo speciale di 15,90 € è il libro di F1WEB.it su Amazon.

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