Limiti della pista: guardiamoli, ma guardiamoli subito. Il caso di Hulkenberg e Albon in Bahrain

sabato 12 aprile 2025 · Regolamenti
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Si sente defraudata la Williams per le qualifiche di Sakhir, dove Albon viene eliminato in Q1: “Sono rimasto nel traffico all’uscita della pit lane, la temperatura delle gomme è scesa almeno di 20 gradi e questo è stato un fattore”.

Fin qui le colpe interne. Per il resto, pesa una controversia esterna, il fatto che Hulkenberg con la Sauber entri in Q2 con un giro in cui viola i limiti della pista alla curva 11, anche in modo abbastanza evidente. “Chiaramente”, per usare le parole della nota della Fia.

Eppure, arriva tardissimo il provvedimento dei commissari, 45 minuti dopo i fatti, per cui nel frattempo Hulkenberg resta in corsa e Albon paga come primo degli eliminati. Secondo Vowles, un’occasione mancata. Soprattutto considerando che alla fine delle qualifiche Sainz mette la Williams in P8: “Voglio capirla questa cosa, per cui aspetto il rapporto della Fia”.

Il rapporto dice che la notifica della violazione di Hulkenberg è arrivata ai commissari quando la seconda manche di qualifica era già iniziata, per cui non c’è stato modo di rettificare le eliminazioni. Questo perché non tutte le curve sono monitorate in tempo reale attraverso i sensori.

A questo proposito, Racefans.net raccoglie la spiegazione di un portavoce della Fia, secondo cui i sensori vengono posizionati solo nei punti critici; e per stabilire se un punto è critico si considerano i precedenti: l’anno scorso non c’era stato nessun caso alla curva 11, né in qualifica, né in gara, motivo per cui quest’anno la curva non viene sottoposta a sorveglianza automatica.

Era già capitato un episodio simile, con Perez in Austria nel 2022: anche là, l’intervento non è tempestivo, Perez nonostante il giro sporco si guadagna l’accesso in Q3 e nel frattempo mette fuori Gasly; dopodiché, a bocce ferme la Fia torna sull’episodio e Perez viene collocato nella posizione dove si trovava prima dell’infrazione. Con lo stesso approccio, alla fine viene retrocesso anche Hulkenberg che si ritrova sedicesimo.

Ma Albon, esattamente com’era stato per Gasly, intanto resta fregato. Perciò il tema è critico: la tecnologia permette di automatizzare tante procedure, non è ammissibile che certe curve vengano seguite e altre no. All’epoca era toccato all’Alpine, oggi alla Williams; domani, un big che ha un imprevisto rischia di trovarsi segato. E magari un fatto del genere può decidere una pole.

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