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Cos’è successo davvero al volante di Alonso nelle prove libere in Bahrain

venerdì 11 aprile 2025 · Dal paddock
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Il volante di un’auto di Formula 1 è progettato perché il pilota possa sganciarlo dalla colonna dello sterzo per uscire dall’abitacolo, ma non è previsto che… venga via mentre sta guidando. Ha dell’incredibile allora l’imprevisto che capita a Fernando Alonso nella seconda sessione del venerdì a Sakhir, quando all’ultima curva il volante dell’Aston Martin si stacca e gli resta in mano.

Fin qui, una narrazione semplicistica di un problema che nasce alcune curve prima: “L’auto non funzionava, non riuscivo a cambiare le marce – racconta Alonso – e il display si era spento. Non riuscivo nemmeno a comunicare con il muretto e poi all’ultima curva il volante si è staccato”.

L’impressione, dalle immagini della camera car, è che Alonso sul rettilineo fra la curva 13 e la 14, a velocità controllata e senza togliere l’occhio dagli specchietti, provi volontariamente a scollegare il volante in modo da resettarlo; non gli riesce del tutto, per cui alla fine il volante si stacca quando lui prova a sterzare, verso destra, per fare la curva.

Poi chiaramente Alonso non può ammettere di aver cercato un’operazione potenzialmente rischiosa in pista. Ma non mente quando dice che “la colonna dello sterzo o il volante avevano un problema”, perché un problema effettivamente c’è stato: di origine elettronica, però.

L’Aston Martin successivamente fa sapere che a seguito di indagini si è stabilito di cambiare alcuni componenti della scatola dello sterzo. L’intervento viene eseguito nel corso della sessione di prove, dietro una barriera umana di meccanici, al riparo dall’occhio delle telecamere: non tanto per nascondere un danno; piuttosto, per non mostrare una parte dell’auto che resta comunque sensibile.

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