
PHOTO CREDIT · Scuderia Ferrari
Ipotesi, contraddizioni e populismo: ma la Formula 1 tornerà veramente ai motori V10?
giovedì 3 aprile 2025 · Politica
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Stuzzicano il pubblico e quella frangia che ha sempre voluto più rumore in pista. Fra cui c’è anche Hamilton: “I motori V6 non hanno mai avuto un gran suono”. Magari invece hanno sempre avuto un gran rendimento. Tant’è che Alonso – il quale pure è sempre stato un fan del rombo – alla fine riconosce:
I tempi sono cambiati, oggi abbiamo motori che consumano un terzo della benzina di una volta. Sarebbe come tornare a correre senza l’halo per creare più adrenalina con auto più pericolose.
Il ritorno al dieci cilindri è diventato un’ipotesi all’evento di lancio della stagione, quando ben Sulayem ha offerto la suggestione di un compromesso fra “il suono roboante e il carburante sostenibile”. Di lì, la voce secondo cui la Federazione abbia aperto un tavolo di trattativa con squadre e motoristi per mollare l’introduzione delle nuove regole del 2026, andare avanti per un altro biennio con il quadro normativo attuale dopodiché, nel 2028, tornare all’architettura V10 coi dovuti aggiustamenti.
Tombazis a Shanghai riferiva di “negoziati preliminari in corso”, a riprova che il tema delle regole è caldo, questo perché alla Fia e alle squadre preme accertarsi che il giocattolo dello spettacolo continui a funzionare, eventualmente trovare dei correttivi e “un compromesso nell’interesse di tutti”. Sempre Tombazis:
Le regole furono discusse fra il 2020 e il 2021, all’epoca il trend verso la propulsione elettrica era ovvio. Poi, i punti di vista sono cambiati. Inoltre, per quanto la Formula 1 goda di una buona posizione finanziaria, è importante proteggerla dalle fluttuazioni nell’economia globale.
Ma da qui a convincersi che i V10 siano in agenda, ne passa. Anche perché la questione delle regole è soprattutto politica: se Audi e Ford entrano in ballo, e se Honda si è persuasa a restare, è perché il progetto turbo ibrido del 2026 è convincente. Oltre al fatto che i lavori sono già partiti, per tutti, lo confermava Horner nel fine settimana in Cina:
Penso che tutte le squadre siano già concentrate sul 2026, noi per esempio stiamo già provando i motori al banco. Sarebbe tardi per un cambio di rotta e ne sarei sorpreso. C’è un processo di governance che va rispettato.
Perfino Cadillac, l’ultima arrivata, è già in moto e non vede margini di manovra in caso di un ripensamento dell’ultimo minuto sulle regole. Pat Symonds, il super consulente: “Abbiamo progettato l’auto perché montasse il motore 2026 della Ferrari. Temo che un motore 2025 non starebbe nell’auto”.