Shanghai, Norris era rimasto senza freni: uno strano problema “non direttamente sui freni”

mercoledì 26 marzo 2025 · Tecnica
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Si è materializzato “il mio incubo peggiore, l’auto che non frena“: Norris nel finale del Gran Premio di Cina è arrivato a perdere fino a quattro secondi al giro rispetto a Piastri, ma soprattutto rispetto a Russell che lo incalzava.

Via radio si parlava di “allungamento del pedale del freno”, un’immagine semplificativa di un problema più complesso che in generale determina la necessità di andare più a fondo nella corsa del pedale per ottenere la potenza frenante nominale. Ma questo, Norris non poteva farlo.

Infatti, sebbene Andrea Stella coi giornalisti non sia entrato nei dettagli per questioni di “protezione di proprietà intellettuale”, ha esplicitamente tirato in ballo “una perdita da uno dei componenti, non direttamente sulla linea dei freni, ma altrove”. Per cui, affinché la perdita si mantenesse sotto controllo, il muretto ha chiesto a Norris di arrivare in curva anticipando il rilascio dell’acceleratore ed essere anche più gentile sul pedale del freno.

È un caso curioso, soprattutto su una pista che tradizionalmente non è per niente severa sui freni, tant’è che secondo i tecnici di Brembo il circuito di Shanghai rientra nella categoria di quelli moderatamente impegnativi per l’impianto frenante, in posizione 3 su una scala da 1 a 5. Le ragioni, dalla nota ufficiale prima della gara:

Le tre frenate più importanti sono separate da almeno una zona di frenata leggera, il che consente al sistema di recuperare. In tutto, i freni sono usati per 16.6 secondi sul tempo di percorrenza di un giro, quindi per il 18% della durata della gara.

Nulla, insomma, che facesse temere un rischio ai freni sulla base delle caratteristiche del circuito. Ed è solo un caso che nella stessa gara abbia accusato un problema ai freni anche Alonso con l’Aston Martin.

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